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Dopo il ritorno a marzo con il brano “Acufene”, il cantautore AVARELLO pubblica l’ultimo estratto dal suo secondo attesissimo album: il nuovo singolo si intitola “Camomille” ed esce il 26 aprile.
Un brano dal carattere profondamente liberatorio, che invita a lasciarsi alle spalle i ricordi e il tempo triste accettando quello che è stato per andare avanti, perché aggrapparsi al passato rischia di far invecchiare anche il futuro. Una vera e propria esortazione al cambiamento e alla rinascita, tuffandosi dalla finestra dietro la quale si osservava il mondo da spettatori per rimescolarsi e danzare in mezzo al resto. Ad un tratto tutto appare inondato di luce, un bagliore così intenso da risultare percepibile anche chiudendo gli occhi e facendosi trasportare dalla melodia crescente della canzone, che nel ritornello culmina in un’esplosione di vita.
Brillante è il primo aggettivo che viene in mente ascoltando la musica di Avarello poiché, come un pittore, è in grado di dipingere con assoluta nitidezza sensazioni apparentemente indescrivibili che, tuttavia, attraverso la sua scrittura così sincera ed accogliente, sembrano più vivide che mai, quasi intrise di un colore sgargiante e pulsante, che illumina gli occhi di speranza e fa tornare a battere il cuore.

Giuseppe Avarello, in arte AVARELLO, è un cantautore siciliano classe ’97. La sua musica è un viaggio itinerante che attraversa l’Italia lasciandosi contaminare dalle città in cui vive, poiché ogni brano è nato in luoghi diversi e porta con sé le impressioni più vivide di quel posto. Il primo frutto di questo incessante vagare in cerca di stabilità è l’album Mentre ballo mi annoio pubblicato nel 2021 da Revubs Dischi, ottimo esordio che l’ha portato a calcare numerosi palchi nostrani arrivando ad esibirsi anche in importanti festival, tra cui L’Umbria che spacca, Roghers Spring Festival e Beatfestival.
A contraddistinguere i concerti di Avarello è l’atmosfera da soggiorno che riesce a creare imbracciando la chitarra e iniziando a cantare come se stesse parlando con un buon amico, in quei momenti di fine serata inebriati dal vino, a confidarsi l’ultimo pensiero felice o le turbe di un’esistenza. Il tratto distintivo del suo stile cantautorale è un fascino senza tempo, sospeso tra passato e presente ma ostinatamente diretto verso il futuro. Infatti, pur attingendo alla migliore tradizione d’autore non smette mai di guardare avanti dieci anni rispetto a se stesso, distruggendosi per poi ricostruirsi da capo, dando fuoco a tutto ciò che ha fatto prima per poter riaccendere in ogni nuovo brano una luce inedita, una scintilla palpitante che altro non è che la necessità di raccontare la propria storia attraverso la musica, rivolgendosi contemporaneamente a più generazioni grazie ad una capacità di scrittura estremamente competente, sincera e capace di abbracciare ed insinuarsi nei cuori di chiunque.
Nel 2024 si appresta a tornare con un secondo lavoro discografico. Il primo singolo ad anticiparlo è Acufene, uscito a marzo. Segue Camomille, in arrivo il 26 aprile.

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