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Dopo il decimo album “Frida en Silencio”, dedicato allo spirito rivoluzionario e alla famosa pittrice messicana Frida Kahlo, Varela sta per intraprendere un nuovo enorme album “ELEUSIS” formato da un cast molto cosmopolita: il flautista e sassofonista spagnolo Jorge Pardo, il sassofonista americano Ben Wendel, la ballerina di flamenco spagnola Marina Paje, gli italiani Rita Marcotulli, Francesco Diodati, Arcangelo Trabucco, Giuseppe Romagnoli, Paola Repele e la greca Athena Gratsouna.
Il nuovo album è suddiviso in una Suite di 5 movimenti, che rappresenta un’ascesi spirituale verso l’unità primordiale, una ricerca di Dio attraverso lo spazio e il tempo.

Le composizioni originali di Varela, sono un raro mix tra il jazz, con i ritmi frenetici del flamenco, con lo studio della geometria compositiva sacra influenzata da Pitagora e con la dimensione spirituale di John Coltrane. La musica di questo album mira a trasferire l’ascoltatore verso il proprio “centro”, per curare l’anima, e affrontare le parti più difficili del nostro essere, una sorta di viaggio lungo la strada verso Eleusi.

“L’evoluzione spirituale ha sempre fatto parte dell’identità artistica di Israel Varela”.
Artista, discografico, batterista-cantante-compositore e produttore, vincitore dell'”Euro Latin Award”, recentemente insignito del prestigioso premio “Distinguished Mexicans”, assegnato dall’Ambasciata del Messico nel mondo.
Israel Varela è uno degli artisti più affermati della sua generazione e negli ultimi dieci anni è stato uno dei musicisti jazz/mondiale/flamenco più richiesti in Europa, Asia, Medio Oriente e America, viaggiando molto in tutto il mondo condividendo la sua musica con un pubblico di più di 30 Paesi tra cui Spagna, Paesi Bassi, Messico, Italia, Stati Uniti, Indonesia, India, Singapore, Grecia, Belgio, Cina, Francia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Giordania, Tunisia, Svizzera, Germania, Argentina , Perù, Cile, Giamaica, Portogallo, Uruguay, Angola, Regno Unito, Romania, Turchia e Lussemburgo.
La sua originalità e il suo stile distintivo gli hanno permesso di esibirsi con una moltitudine di artisti rinomati come: Pat Metheny, Charlie Haden, Mike Stern, Yo-Yo-Ma, Victor Bailey, Abe Laboriel, Pino Daniele, Diego Amador, Rita Marcotulli, Nita Aartsen, Andrea Bocelli, Joaquin Cortes, Jorge Pardo, Richard Bona, Carles Benavent, Dwiki Darmawhan, Enrico Rava, Chano Dominguez, Markus Stockhausen, Andy Sheppard, Maria Pia de Vito, Kamal Musallam, OSEM Symphony Orchestra, Baja California Orchestra, Gary Willis, tra molti altri.
Durante la sua adolescenza ha studiato a Los Angeles, California privatamente con Alex Acuna e Dave Weckl prima di trasferirsi in Italia nel 2000. Originario di Tijuana, Messico, appartiene alla quarta generazione di una rinomata famiglia di musicisti di Tijuana. È cresciuto in un ambiente musicale emozionante in una casa dove veniva suonata prevalentemente musica classica e sacra.
Varela rimane fedele alle sue radici jazz e latine e allo stesso tempo le influenze del flamenco e della classica contemporanea si riflettono in ciascuno dei suoi nove album.

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