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Esce il nuovo album di Lucia Ianniello, “KEEP LEFT and go straight South” per l’etichetta Filibusta Records.

Si tratta del terzo disco come bandleader per la trombettista e compositrice campana, un progetto composto interamente da brani originali e che vede la Ianniello, per la prima volta, anche in veste di autrice di alcuni testi, di cantante, oltre che di strumentista e compositrice. Al suo fianco il pianista, compositore e didatta Paolo Tombolesi, il chitarrista Roberto Cervi e Alessandro Forte, batterista, presente in quattro dei nove brani.

Questo lavoro è la rappresentazione sonora di un profondo cambiamento, sia musicale che interiore, della trombettista; l’indicazione di una direzione, il sud, alla ricerca di un luogo buono, migliore, possibile, eutopico, raggiungibile attraverso la resistenza e il rifiuto dei soprusi e di ogni forma di razzismo e di disparità sociale.

Scrive il critico e saggista Filippo La Porta nelle note di copertina “… Il sud non solo come categoria geografica ma anche morale e antropologica. Il sud di Carlo Levi, di Ignazio Silone, di Albert Camus (…) in questi autori il sud si svela come preziosa utopia: critica del nord industriale, governato dal principio di prestazione e di efficienza, immagine abbagliante di felicità e nostalgia di una vita meno repressa, percezione del confine come spazio di incontro con l’altro. Si tratta di una esperienza tangibile, per molti di noi, ma soprattutto di un mito culturale e civile capace di ispirare il comportamento di tutti.”

Solo per citare alcuni dei brani presenti nel CD: Human Race trae ispirazione da “Strange Fruit”, il capolavoro di Abel Meeropol reso famoso da Billie Holiday, legato all’origine del Movimento per i diritti civili in America; Tide evoca una marea viva, come quando la luna e il sole sono perfettamente allineati e le masse di donne, uomini e bambini si muovono in un flusso inarrestabile, naturale, alla ricerca di nuove terre, paesi, continenti, nella speranza di una vita migliore; Feronia racconta di donne che con difficoltà cercano di realizzare la propria identità, Feronia è una dea di origine italica, protettrice dei boschi e delle messi ma anche dagli schiavi liberati.

South è forse la narrazione di una memoria antica, di immagini lontane, ma assai vivide, che ritornano insieme ai suoni e agli odori… una banchina in una stazione caotica, voglia di lasciar andare e di partire, rotaie roventi, finestrini spalancati e vento caldo, vecchie tende per aria come capelli ribelli… quei treni che correvano fischiando verso il sole e l’azzurro del sud; Bird Migration è quasi una esortazione a non fermare il movimento umano. Infatti, se gli uccelli migratori affrontano viaggi estenuanti guidati dall’istinto di sopravvivenza della specie, è solo umana l’esigenza di migrare per inseguire un sogno, per realizzare sé stessi, oltreché per fuggire da guerre, carestie e cambiamenti climatici.

Il Quartetto, forte della diversa estrazione e formazione dei suoi componenti, in questo lavoro guarda oltre la musica jazz intesa come linguaggio tradizionale, e fa proprie, con sensibilità ed interesse, le espressività timbriche e dinamiche del mondo contemporaneo. I musicisti si confrontano, si inseguono in un appassionato interplay, tra improvvisazioni e aree tematiche ora essenziali ora maggiormente articolate.

Le sonorità travalicano uno specifico genere, infatti, aboliti muri e steccati, la musica viaggia libera tra jazz contemporaneo, rock, rap e musica popolare.

Trombettista e compositrice italiana, si è diplomata in Tromba e in Musica Jazz (I e II livello) presso il Conservatorio di Frosinone; ha conseguito, inoltre, la Laurea magistrale in Scienze Economiche e Bancarie, rilasciata dall’Università di Siena e ha collaborato con numerose testate in qualità di giornalista. Attualmente scrive per il mensile Left e il sito Left.it.

Ha vinto una borsa di studio per la partecipazione al Workshop Research-led Performance “Istantanee”. L’improvvisazione collettiva in Europa: stili e tecniche, presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

A partire dal 2005 ha lavorato a progetti artistici anche in campo teatrale, letterario, e in collettive di arti visive, tra i quali: “Le voci di Ipazia” – Atto unico ideato e diretto da Roberta Pugno; “ORIGINE/CHANZO”; “Nel nome di Giordano Bruno” e “Materia d’Amore”, rappresentazioni omaggio a G. Bruno su testo di Roberta Pugno; “Oratorio Laico La Ciociara” diretto da Eugenio Colombo, ispirato all’omonimo libro di Alberto Moravia; “In Terre Lontane” diretto da Eugenio Colombo e Giuppi Paone; “TEMPOMATERIA” nell’ambito dell’omonima mostra di pittura e scultura; “La musica incontra le immagini”: sonorizzazione del video Roma ’77 di Emanuele Redondi, evento organizzato dall’ AAMOD; Lettura Scenica per Voci e Musica dalla plaquette teatrale “il precipizio” di Tiziana Colusso.

Ha fatto parte di numerosi organici orchestrali sotto la direzione di Eugenio Colombo, Roberto Spadoni, Greg Burk, Roberto Pregadio, Fernando Brusco e Mario Raja.

È stata trombettista dell’”Orchestra delle Donne del 41° Parallelo” diretta da Stefano Scatozza; per quest’organico ha lavorato anche come compositrice e arrangiatrice a partire dal 2009. Numerose sono state le partecipazioni dell’orchestra a rassegne, festival, concerti dedicati all’impegno sociale, tenuti presso sedi prestigiose.  L’organico ha collaborato con Cristina Comencini e Lunetta Savino alla realizzazione del videoclip del brano “Finalmente te ne vai” e ha registrato i CD “Voci della Periferia” e “Viaggio Orizzontale”.

Lucia Ianniello promuove in Italia e all’estero i suoi progetti musicali originali: “Maintenant”, “Horace Tapscott’s Dream”, “Otherwise”, “The Sound of Poetry”, “A Different Point of View”, “Tales”, “Poetate! La poesia è rivoluzionaria” dedicato ad Amiri Baraka, “Keep Left”. Tra I musicisti con cui ha suonato: Paolo Tombolesi, G. Calvin Weston, Roberto Cervi, Mario Mazzenga, Nicola Alesini, Nicola Raffone, Mosshen Kasirossafar, Marco Valabrega, Diana Torti, Gloria Trapani, Cecilia Sanchietti, Eugenio Colombo, Massimo

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