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Finalmente fuori “Latin Blanco” il terzo album di Mr Dailom con il singolo di lancio “Nuovo Balvin”, anticipato dai tre brani ”Flambè”, “Lolita”, “Bad Boy”.

Il video, in anteprima il 25 aprile su Aska news, ha subito ottenuto riscontro su testate nazionali di prestigio tra cui Fanpage, Il Tempo, Il sole24 ore, QN, Libero, Libero quotidiano e tanti altri…

L’album è frutto della collaborazione con EGGWYTE e riconferma con forza il desiderio di Dailom di esprimersi con un suono originale, ribadendo con continuità e coerenza la linea del nuovo percorso artistico, sempre più indirizzato verso sonorità latine.

“Nuovo Balvin”, come già è intuibile dal titolo, presenta un mood autocelebrativo, ma è in realtà un brano caratterizzato da una grande spinta emotiva.

L’energia che si percepisce fin da subito è enfatizzata da una ritmica reggaeton e suoni elettronici, tipici della trap con un’incursione nel ritornello di alcuni synth tipici della drum and bass.

Le liriche non sono orientate solamente all’autocelebrazione, ma se si ascolta con attenzione il brano, oltre alla proclamazione di una svolta stilistica, vuol essere uno sfogo emotivo che è espressione di un sentimento di riscatto, di una nuova forza interiore che si concretizza in una sorta dichiarazione di “guerra” a tutti coloro che gli hanno voltato le spalle.

Nel ritornello, il verso “poi le dico che potrei davvero innamorarmi, ma non succede” è solo per stanotte poi domani cambio club”, non è da intendersi come un vero e proprio messaggio d’amore, ma sintetizza il sentimento di rivalsa descritto poc’anzi; manifesta una sfiducia nelle conoscenze fatte nei locali, che diventano “l’amore di una notte”, ma il riferimento particolare si sposta all’ambito delle amicizie del passato, nella vita reale del contesto rap, legami fragili basati spesso su interessi economici: “ho tutti nel mirino, non dimentico nessuno anche se il tempo passa”.

Tutto passa, ma la vita presenta il conto delle proprie azioni, per aver ingiustamente voluto demotivare Dailom, cercando di fermare un treno in corsa che, anno dopo anno, ha dimostrato di essere invece un artista strutturato, di talento e ormai artisticamente maturo.

La critica si allarga a tutti e coinvolge, oltre agli ex amici, i sedicenti addetti ai lavori e pseudo professionisti che hanno nei loro interessi il solo fare cassa a spese e danno di tanti giovani artisti che inseguono un sogno.

Il video è stato girato da Alessandro Sangiorgio all’interno della Villa Alceo a Viggiù (VA), una splendida cornice che rinforza degnamento il senso di autocelebrazione, tuttavia il significato del video è più sottile e profondo: lo sfarzo e il lusso non sono ostentazione sterile ed esteriore, ma diventano metafora del mondo interiore di Dailom, un mondo fatto di luce, che non è ormai accessibile a tutti, ma solo a pochi meritevoli, esattamente come il lusso e lo sfarzo di una villa del 1870.

L’album“Latin Blanco” nasce dopo una genesi e sviluppo durato più di un anno, dalla collaborazione con EGGWYTE e con il team Abacusweb, che segue Mr Dailom da anni, è che ha incentivato una svolta a livello sia artistico sia di immagine, frutto di una lunga e accurata ricerca che, possiamo dire, il titolo stesso sintetizza emblematicamente.

La tag “Latin Blanco” utilizzata come titolo, arriva infatti dalla vita reale dell’artista, che con l’esperienza della danza e del contesto dei locali latini, ha guadagnato tale appellativo da amici e ballerini. Un titolo che è emblematico e colloca l’artista tra i pochissimi che hanno saputo portare il reggaeton in Italia verso una fase più matura di affermazione nel panorama discografico, con credibilità, senza cadere nel ridicolo tentativo di emulare quello d’oltreoceano e senza rimanere nel limitante vincolo per cui esso è associato alla hit estiva, riconducendolo piuttosto all’interno mondo Street Urban e Hip Hop.

I brani hanno tutti una matrice reggaeton, ma per il linguaggio soprattutto si nota l’influenza Hip Hop/rap dell’artista, che non ha dimenticato le punchline e le rime taglienti, con un occhio sempre verso la cultura di strada, e verso i club; brani come “Nuovo Balvin”, hanno una, più aggressiva e energica, altri raccontano una diversa faccia del artista attraverso il tema dell’amore.

All’interno dell’album comunque traspare la voglia di sperimentare, con incursioni verso il mondo dell’afrobeat, espressione di una volontà di uscire dai confini stilistici predefiniti.

Traccia Bonus è “Pasta e Mandolino”, brano con sonorità Rap/Trap che chiude il progetto esprimendo l’orgoglio della propria italianità, con riferimento alla situazione del nostro Paese, con rime taglienti che ci ricordano come Dailom non persegua solo la leggerezza, ma ponga una accentuata attenzione verso temi impegnati.

Ricordiamo come tutto il concept dell’album si declina anche visivamente nel lavoro di ricerca dell’artista e del suo team Abacusweb, fin dalla scelta cromatica con gialli e rossi prevalenti, una cromia che ben si sposa con le sfumature artistiche dal punto di vista musicale e, come i brani, gioca sul dualismo della natura umana, nella fattispecie di Dalom stesso, in un gioco di contrasti per cui al buono sono attribuiti elementi simbolici della passione e al duro quelli della purezza. Proprio lo stesso fronte e retro dell’album mostrano le due facce di Dailom che coesistono in perfetta armonia, senza confini netti.

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