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Dopo i singoli “Masquerade” e “Soyuz”, è giunto il tempo per i Maustrap dell’uscita del loro primo lavoro sulla lunga distanza. Un album, e una band, nati durante il lockdown, in cattività, una trappola per topi dove convergono eleganza, malinconia, rassegnazione e voglia di rivincita. Le coordinate sonore sono di ambito alternative rock cantato in italiano, ed è impressionante come la band si muova agevolmente e con piena maturità artistica tra le molte atmosfere diverse che compongono il disco, spaziando dall’ alt rock alla new wave fino a lambire le coste del reggae.

Nati grazie al virus, nati nel lockdown.
Talpe in una trappola per topi.
Una gabbia di suono: chitarre gravide, tasti ostinati, loop di tamburi, bassi di cemento, intorno ad una voce che prova a restare a galla mentre l’onda arriva.


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