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Un omaggio a Carmen McRae attraverso otto brani originali che ne ricordano il grande talento e la capacità di raccontare storie rappresentandole attraverso emozionanti quadri sonori. Il nuovo disco di Serena Berneschi intitolato “The Painter of Song Project” in uscita il 24 giugno per l’etichetta Emme Record Label parte proprio da qui, da una vera e propria dedica a questa grande artista soprannominata ‘La pittrice di suoni’ dalla collega Nancy Wilson. Nonostante il disco si componga esclusivamente di brani inediti, il progetto parte dalla volontà di raccontare storie proprio come faceva Carmen McRae rendendo la musica il più possibile aderente al testo. I brani che compongono l’album, principalmente con testi in inglese, ma anche in italiano e portoghese, si propongono quindi di essere un caleidoscopio di suoni, colori e stili differenti, a cavallo fra improvvisazione e forma canzone, pur rimanendo vicini all’estetica del jazz. La composizione delle tracce che fanno parte del disco è cominciata qualche anno fa insieme al sassofonista Gianni Rubolino che ne ha curato gli arrangiamenti, e hanno partecipato alla realizzazione Andrea Pellegrini, Alessio Burberi e Gianluca Grisafi, che con il loro talento hanno colorato e arricchito le storie musicali di questo disco.

Sono sette i brani che compongono questo lavoro. “The Painter of Song” e For Ivano sono di Serena Berneschi mentre Oramai, e A Year Later sono stati scritti da Gianni Rubolino; Moon Over Congo e Sabor de Inverno sono scritti a quattro mani ed infine 44 bars for my love è stato scritto sempre da Serena Berneschi insieme a Gianluca Grisafi. Ognuno di essi nasconde storie emozionanti, a partire dalla title track, ispirata a Carmen McRae, cantante jazz spesso ritenuta “difficile” da pubblico e critica, che visse per lo più in solitudine, all’ombra delle più celebri reginette del canto jazz. For Ivano è un omaggio a una persona speciale, che anche da anziano ha continuato a coltivare dentro di sé tutta la meraviglia del suo bambino interiore.

Oramai parla di un rapporto ormai in crisi, di come sia facile darsi per scontati dopo tanto tempo, di come a volte le piccole incomprensioni diventino con il tempo muri invalicabili, anche se non è detto che tutto sia perduto. Moon Over Congo parla della volontà di non accontentarsi, di fare nuove esperienze e di seguire i propri sogni e allo stesso tempo racconta anche la paura del fallimento e la convinzione di non essere all’altezza, così frequente in molti di noi. 44 bars for my love è un brano dolce dalle atmosfere metheniane, che parla della nascita di una storia d’amore. A Year Later è invece un omaggio ad una giovane musicista volata via troppo presto. Infine, Sabor de Inverno è una malinconica bossa nova, con testo in portoghese: una saudade spesso è positiva a diretto contatto con le proprie emozioni e che spinge all’introspezione.

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