Il progetto “Cronologia del Futuro Lontano” di Riccardo De Stefano continua, stavolta con la pubblicazione di un videoclip musicale che accompagna “Dio delle attese“, singolo estratto dal primo album solista di Riccardo De Stefano.

Ispirato al David Lynch di “Inland Empire”, girato in lo-fi per scelta e necessità a Roma e Berlino, “Dio delle attese” è una strana, malinconica storia di ricerca destinata a rimanere irrisolta, una fuga dalla realtà dal finale aperto. 

Riccardo De Stefano commenta con la sua tipica ironia il videoclip così: “il punto di contatto tra il Faust di Goethe e l’incompetenza totale”.

Il videoclip di “Dio delle attese” segue la pubblicazione dello speciale libretto che accompagna il disco e anticipa la realizzazione del monologo teatrale musicato, che verrà pubblicato in seguito in streaming e in una speciale VHS limitata.

Nato a Roma nel 1987, Riccardo De Stefano è conosciuto principalmente per la sua attività di critico musicale. Dopo dieci anni di attività di critico musicale, comprendenti creazione e direzione di ExitWell, scrittura di due libri in materia, nonché collaborazioni a eventi di risonanza nazionale, Riccardo De Stefano ha deciso di rimettersi in gioco “riportando tutto a casa”, per citare Bob Dylan. In che modo? Riprendendo in mano la sua passione per la musica, ma in qualità di musicista. Benché in passato già attivo con formazioni del panorama musicale underground romano, stavolta ha deciso di metterci non solo la faccia, ma anche il nome e il cognome: rinunciare a un nome d’arte significa non avere niente dietro cui volersi nascondere. E se qualcuno se lo stesse domandando, il lavoro del critico e del musicista non sono in contraddizione: per De Stefano sono entrambi modi di capire, e amare, la musica.

Share Button