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Benedite” è il nuovo brano che Edoardo Tincani ha realizzato in tandem con Stefano Caffagni nel pieno del “Tempo del Creato”. Quest’ultimo è un tempo ecumenico che, sulla scia dell’enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco sul rispetto della casa comune del pianeta, decorre dal 1° settembre, giornata mondiale di preghiera dedicata al creato, fino al 4 ottobre, il giorno in cui si festeggia san Francesco, il Poverello di Assisi. San Francesco riveste un ruolo cruciale nella narrazione della canzone; infatti nel testo riecheggiano le tematiche e la forma del celeberrimo cantico delle creature. 

Quella tra Edoardo Tincani e Stefano Caffagni è sicuramente una collaborazione molto particolare, poiché si tratta di due musicisti che condividono il mondo della carta stampata: il primo come giornalista e il secondo come imprenditore.

La firma del testo è di Edoardo Tincani, le cui narrazioni sono sempre improntate alla positività, all’ottimismo e alla fede incrollabile nel Signore. “Benedite” è un invito alla gratitudine per i doni ricevuti dalla creazione, dalla terra agli abissi. Ma l’autore invita l’ascoltatore a fare una riflessione: l’umanità fa parte del creato e quindi riguarda ognuno di noi.

A tutti noi piace contemplare e ammirare le meraviglie del creato, che possono essere le montagne o il cielo stellato ma, come suggerisce Edoardo Tincani, il cristianesimo insegna a ricomprendere nella lode a Dio ciò che ci sfida e che non è facile benedire, e ad amare anche le persone meno amabili, le giornate di pioggia oppure i fatti che lasciano il segno sulla pelle.

L’invito che viene da “Benedite” è quello di amare il Signore in modo stabile, nella buona e nella cattiva sorte, poiché la vita non è sempre a colori e ci sono anche i frame in bianco e nero. Non esiste alcuna persona che non abbia riportato ferite e non siamo noi i padroni del mondo, ci ricorda il testo, conformemente al concetto di “ecologia integrale” che appartiene anche alla tradizione della Chiesa e che la canzone, nella sua breve durata, vuole veicolare.

La melodia, ritmata e ariosa, porta la firma di Stefano Caffagni e sostiene gioiosamente tutto il brano, facendolo terminare con un insieme di suoni nel quale le voci umane si intrecciano con i gorgheggi degli uccelli, per sottolineare il senso universale e francescano della creazione. L’arrangiamento è stato affidato a Giovanni Caffagni, mentre il mix e il mastering sono a cura di Alberto Benati.

Stefano Caffagni, che in passato ha già pubblicato da solista il disco “In questo angolino del mondo” contenente 12 brani che traggono ispirazione da fonti bibliche e francescane, debutta con questo brano con l’etichetta Artisti Online. Sposato con Claudia e padre di tre figli, Stefano è professo nell’Ordine Francescano Secolare. Edoardo Tincani e Stefano Caffagni hanno avviato una collaborazione dando vita, con la primizia “Benedite”, a un piccolo affresco musicale sul rapporto con l’ambiente: una canzone ricca di dolcezza e… benevolenza.

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