Charlie Cunningham è il perfetto esempio di una storia di successo che è cresciuta un po’ in sordina. Ha superato il mezzo miliardo di streaming, si avvicina alla sua cinquecentesima live performance e nel Regno Unito si è esibito nell’iconica Queen Elizabeth Hall di Londra. La sua fanbase è cresciuta in modo completamente organico al di fuori del Regno Unito con Charlie che è diventato ormai un appuntamento fisso da ascoltare e vedere nei locali e nei festival più prestigiosi d’Europa.
È facile capire il perchè del suo grande fascino. Charlie è in grado di regalare canzoni dalla grande personalità che possono essere sia molto intime, che decisamente gioiose e piene di vitalità.
A tutto questo aggiungiamoci la sua voce calda e terribilmente evocativa e veniamo catapultati subito in un mondo senza tempo e incredibilmente coinvolgente.
Charlie Cunningham torna con l’annuncio del suo attesissimo terzo album “Frame“, in uscita il 31 marzo 2023, via BMG. Ad accompagnare la notizia la pubblicazione del singolo “So It Seems” e l’annuncio del tour da headliner per il 2023.
“Frame” è senza dubbio il suo album più ambizioso fino ad oggi, in cui Charlie segue sì le sue radici cantautoriali, ma le canzoni si arricchiscono di riferimenti all’art rock, al jazz dell’epoca d’oro e alla composizione neoclassica, pur mantenendo la caratteristica principale della sua musicalità: essenzialità e immediatezza.
Charlie ha detto sul disco: “We are the sum of the competing aspects of our personalities—these songs are conversations between mine. Learning to accept, or even embrace the conflicting parts of ourselves is a matter of self-preservation.”.
Charlie si è laureato in musica, nonostante la sua dislessia gli rendesse quasi impossibile leggere la musica. Verso i suoi 25 anni ha svolto una serie di lavori saltuari scrivendo canzoni durante il tempo libero. Si è poi reso conto che doveva dedicarsi completamente alla sua passione e così ha venduto la sua Telecaster per trasferirsi a Siviglia. Inizialmente aveva programmato di restare lì per tre mesi, che poi si sono trasformati in 3 anni in cui si è completamente immerso nella cultura del flamenco.
Charlie ha pubblicato il suo album di debutto “Lines” nel 2017, lavorando con il produttore Duncan Tootill per incanalare le sue influenze più dirette insieme ai suoi amori ambient: Brian Eno e i primi lavori di Aphex Twin.
Il seguito del 2019, “Permanent Way”, ha visto Charlie collaborare con il produttore Sam Hudson Scott ed espandere la portata del suo album di debutto con orchestrazioni cinematografiche per gentile concessione di Daniel Thorne ed eseguite dall’Immix Ensemble, mentre Charlie ha lavorato a tre altri brani con il produttore Rodaidh McDonald. Nonostante le dimensioni più grandiose dell’album, non c’era alcun compromesso tra l’intimo e l’esplosivo. Il tratto distintivo di Charlie, quello di aprirci le porte del suo personalissimo mondo, è rimasto il suo fondamento.
“Frame” rappresenta un’altra sofisticata evoluzione del suono di Charlie in cui esplora i temi principali della condizione umana: lo strazio amoroso, la spiritualità, il dolore e l’ansia verso le condizioni climatiche. Charlie Cunningham qui è stato in grado di trasformare il suo punto di vista su emozioni universalmente riconosciute, nel suo lavoro più completo.