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“Check-out” è il nuovo singolo di Riccardo D’Avino

Tratto dall’album “Autostop”, esce “Check-out”, il nuovo singolo del cantautore Riccardo D’Avino.

«“Check-out” è un brano che parla degli amori fugaci, quelli che durano il tempo di una sola notte o anche di meno, e poi svaniscono nel nulla. Perché c’è la paura di impegnarsi ed andare oltre; perché mancano la voglia o l’interesse; perché si è solo di passaggio. Qualunque sia il motivo, il mattino dopo si è già pronti a fare le valigie ed andarsene via. Come succede al check-out di un hotel, appunto».

Autore fervido ed eterogeneo, Riccardo D’Avino nel suo album tocca vari generi musicali, delle ballad al rock dalle influenze elettroniche passando per il reggae, lo swing, la dance-rock il country-rock, fino all’urban. “Check-out” rappresenta il tassello pop in pieno stile anni 80 di “Autostop”.

Prodotta dallo stesso autore, “Check-out” vede Riccardo D’Avino impegnato fra voce, chitarre acustiche ed elettriche e programmazioni, Il Metz alle tastiere e Simone Arlorio al sax.

“Check-out” è stata registrata da Davide Borri al Full Clip Studio di Sesto San Giovanni (MI) e mixato e masterizzato da Luca D’Angelo.

“Autostop” è l’album da cui è tratto il singolo “Check-out”, lavoro che ha già ricevuto i consensi positivi di giornali e riviste quali La Stampa, Blow Up, Vinile, Rockit.Preceduto dall’uscita dei singoli “Fancazzista” e “Il guru”, “Autostop” è un lavoro che vanta una grande varietà di suoni ed influenze musicali: ci sono le ballate “Il prossimo treno” e “Primo febbraio”, il rock dalle influenze elettroniche di “Voglia di gridare”, il reggae di “Io non ho niente di speciale”, lo swing de “Il guru”, la canzone pop in pieno stile anni 80 di “Check-out”, la dance-rock di “Fancazzista”, il country-rock di “Cascine Vica” e la ballata influenzata dall’urban “Questo lato di me”.Il titolo del disco riflette le sue tematiche centrali: l’instabilità, l’essere “di passaggio”, l’insoddisfazione. La metafora dell’autostop la si può ritrovare all’interno di ogni canzone, declinata in diversi argomenti.«È sicuramente il risultato dei tanti ascolti che ho fatto negli ultimi anni, così come della mia attitudine a non volermi inquadrare in una sola e specifica area sonora. Lo stesso cambio continuo di generi musicali può essere considerato in linea con il messaggio di precarietà e instabilità che pervade tutto il disco». Ad “Autostop” partecipano con due featuring anche gli artisti Roberta Monterosso e Solodiego. «Ho conosciuto Roberta Monterosso ad una masterclass del Premio Lunezia nel 2021. Mi hanno subito colpito sia le sue capacità vocali che, soprattutto, il suo modo “sofferto” di interpretare le canzoni d’amore. Avevo scritto “Questo lato di me” alcuni mesi prima e stavo cercando un’interprete femminile con la quale duettare. Con Roberta, complice anche l’esperienza della masterclass in cui abbiamo collaborato per un esercizio di scrittura e arrangiamento, è nata da subito una bella sintonia, sia musicale che caratteriale. Per tutti questi motivi mi è venuto naturale proporle di cantare con me questa canzone. Il testo di “Primo febbraio”, invece, esisteva da tempo, ma non mi aveva mai convinto, e non ero mai riuscito a trovarne una melodia convincente. Un giorno, poi, Solodiego, amico e collega di lunga data, mi ha proposto di vederci a casa sua per provare a scrivere qualcosa insieme. Ne ho approfittato per proporgli proprio questa canzone, che l’ha appassionato subito per la tematica trattata. Il suo input è stato decisivo. Mi ha aiutato a svilupparne meglio il testo e, a quel punto, la musica è uscita da sola. Abbiamo registrato un provino alla veloce e ci siamo detti che sarebbe stato bellissimo cantare questa canzone insieme. E così è stato». “Autostop” è stato registrato da Davide Borri al Full Clip Studio di Sesto San Giovanni (MI) e mixato e masterizzato da Luca D’Angelo. Produzione artistica di Davide Borri e Riccardo D’Avino.Ad accompagnare Riccardo D’Avino, Il Metz alle tastiere e Simone Arlorio.

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