“(Cosa devo fare) Quando piove forte“ e’ il singolo di debutto di Paolo Ronchetti
E’ disponibile dal 1 marzo 2024 su YouTube con il video ufficiale e su tutti i Digital Stores mondiali “(Cosa devo fare) Quando piove forte“, il singolo di debutto del cantautore Paolo Ronchetti, in uscita per DELTA Records & Promotion.
E’ il primo singolo di due, che anticipano l’uscita dell’album “Cose da fare” prevista per i prossimi mesi in formato fisico con il CD e il vinile numerato e in formato digitale.
Ecco le parole dell’artista: “Tra le ispirazioni alla base del singolo “(Cosa devo fare) Quando piove forte c’è” un film di un regista che amo molto, Roberto Minervini, documentarista sui generis che vive tra Italia e Stati Uniti. Film come Stop the Pounding Heart; Louisiana; Che fare Quando il Mondo è in Fiamme sono tre gioielli assoluti. Proprio da “Che fare Quando il Mondo è in Fiamme” viene “Cosa devo Fare Quando Piove Forte”. Come rispondere al dolore e alla difficoltà, alla disgregazione e alla perdita? Certo, dove Minervini cerca una risposta sociale e politica io scelgo altre possibilità più personali ma che hanno in comune la cura dell’altro, un prenderti cura delle cose e delle persone. Una resistenza umana che in fondo è in qualche modo una scelta di vita e una scelta del lato della strada dove stare. E dal film di Minervini ho cercato, in qualche modo, di prendere la forma del “Call and Response”, la forma più antica e popolare di pedagogia. Lanciare una frase perché venga raccolta, reiterata e risposta. Come fanno gli attivisti e i musicisti nel film“.
Paolo Ronchetti nasce a Milano il 4-6-1962 dove frequenterà l’Istituto D’arte Beato Angelico. Lì si appassiona anche alla musica e, assieme a cantautori e rock, si innamora del primo punk sino a formare assieme a compagni di scuola, siamo ad inizio 1978, la sua prima band, gli Hogs, che durano lo spazio di un semestre scolastico. Da lì in poi si susseguono 45 anni in cui, come cantante e chitarrista, Paolo Ronchetti sperimenta musica a 360 gradi: polifonia, Alternative, Jazz, Avanguardia, Improvvisazione Radicale, canzone d’autore italiana e internazionale, Soul, RnB e più o meno tutto ciò che sta all’interno degli spazi vuoti tra tutti questi generi: compresi i laboratori musicali all’interno del suo lavoro di educatore. Il tutto suonato con centinaia di live e decine di progetti come leader, sideman o coordinatore di progetti speciali ed omaggi.
Tra i progetti più importanti degli ultimi 20 anni ci sono il trio vocale dei Gobar che ha lavorato su una rilettura acustica ricercata e potente del repertorio Punk, Pre Punk e Post Punk UK e Usa (anche in spettacoli e presentazioni dei libri dedicati da Marco Denti a Ronald Regan e Margaret Thatcher); con i Gobar partecipa a tre lavori di Evasio Muraro. Da solista registra, assieme a Marcello Milanese, il duetto Strength con il Jama Trio all’interno del loro esordio 11.11.11. Poi, tra il 2011 e il 2019 porta in giro uno spettacolo sul primo Jannacci con esibizione, nel 2013, anche con la band di Jannacci e un omaggio a Tom Waits con i Tom The Cat con cui partecipa per due anni al Buscadero Day e per due anni al Townes Van Zandt international Festival.
Dal 2010 Paolo è stato una delle anime musicali che ruotavano intorno al negozio di Dischi e libri Zig Zag di San Donato Milanese dove per anni ha animato presentazioni ed omaggi sia da solista che alla testa di piccoli ensemble progettati per l’occasione. Oltre che bulimico cantante/musicista Paolo è anche ascoltatore appassionato dalla A degli A Toy Orchestra alla Z di John Zorn di cui è tra i più grandi conoscitore e collezionista non solo italiani. Da più di trent’anni frequenta assiduamente festival di cinema e sale cinematografiche. Scrive da più di un decennio di Musica e Cinema su Mescalina.it.
Cose Da Fare è il suo primo album in assoluto: un album in qualche modo “famigliare” in quanto la maggior parte dei musicisti presenti suonano assieme a lui in vari progetti da più di metà della loro, e della sua, vita. Dal 2007 ci sono i nipoti e i loro compagni e compagne delle superiori, ora abbondantemente trentenni, con cui suona dalla loro minore età negli Uncles Nephew’s; ci sono i musicisti dei No Project con cui suona dal 1985 jazz e musica affine. Ci sono poi gli amici e i musicisti che sono intervenuti per i due brani in trio.