Print Friendly, PDF & Email

E’ disponibile dal 20 maggio 2024 su tutti i digital stores “Cose da fare“, il primo album in studio del cantautore Paolo Ronchetti, in uscita per DELTA Records & Promotion.

Anticipato dai due singoli “(Cosa devo fare) Quando piove forte” e “Cose da fare“, l’album lo si può trovare sia in formato fisico con il CD, oppure in vinile numerato.

“Dopo più di quarantacinque anni passati a cantare e suonare in centinaia di concerti con infiniti brani e generi in repertorio è arrivato il momento di cantare qualcosa di profondamente mio”

Paolo Ronchetti per “Cose Da Fare” ha scritto dieci canzoni che gli assomigliano: piene di passioni e riferimenti, canzoni nate per essere suonate soli con una chitarra come per essere arricchite da arrangiamenti che rispecchiano tutto il suo essere onnivoro e appassionato ascoltatore e musicista.

Una canzone d’autore che deve a mille autori e musicisti riferimenti ormai parte del suo DNA. Canzoni che sanno di libri e cinema ma soprattutto che sanno di pezzi di vita personale e passione intima e trattenuta. Canzoni che devono molto a una voce che non ha paura di appoggiarsi morbida tra gola e cuore, canzoni che suonano intime e personali ma non rinunciano ad essere talvolta taglienti e nervose. Canzoni suonate, cantate e registrate per la maggior parte dal vivo, con musicisti con cui Paolo suona da più di metà della loro vita. Canzoni che sanno di smarrimento, felicità, perdita, vita. Canzoni che sanno cosa sia il tempo che passa e quanto questo tempo sia prezioso.

“Cose Da Fare“ è il suo primo album in assoluto: un album in qualche modo “famigliare” in quanto la maggior parte dei musicisti presenti suonano assieme a lui in vari progetti da più di metà della loro e della sua vita. Dal 2007 ci sono i nipoti e i loro compagni e compagne delle superiori, ora abbondantemente trentenni, con cui suona dalla loro minore età negli Uncles Nephew’s; ci sono i musicisti dei No Project con cui suona dal 1985 jazz e musica affine. Ci sono poi gli amici e i musicisti che sono intervenuti per i due brani in trio.

Paolo Ronchetti nasce a Milano il 4-6-1962 dove frequenterà l’Istituto D’arte Beato Angelico. Lì si appassiona anche di musica e, assieme a cantautori e rock, si innamora del primo punk sino a formare assieme a compagni di scuola, siamo ad inizio 1978, la sua prima band, gli Hogs, che durano lo spazio di un semestre scolastico. Da lì in poi si susseguono 45 anni in cui, come cantante e chitarrista, Paolo Ronchetti sperimenta la musica a 360 gradi: polifonia, Alternative, Jazz, Avanguardia, improvvisazione radicale, canzone d’autore italiana e internazionale, Soul, RnB e più o meno tutto ciò che è all’interno degli spazi vuoti tra tutti questi generi, compresi i laboratori musicali all’interno del suo lavoro di educatore. Il tutto suonato con centinaia di live e decine di progetti come leader, side man o coordinatore di progetti speciali ed omaggi.

Tra i progetti più importanti degli ultimi 20 anni ci sono il trio vocale dei Gobar che ha lavorato su una rilettura acustica ricercata e potente del repertorio Punk, Pre Punk e Post Punk UK e Usa. Con i Gobar partecipa a tre lavori di Evasio Muraro e il brano E Se Ci Diranno nella raccolta Sulle Labbra Di Un Altro dedicato a Luigi Tenco e presentato in quartetto dal vivo alla Sala Stampa del Premio Tenco 2012. Da solista registra, assieme a Marcello Milanese, il duetto Strength con il Jama Trio all’interno del loro esordio 11.11.11. Poi, tra il 2011 e il 2019, porta in giro uno spettacolo sul primo Jannacci con esibizione, nel 2013, anche con la band di Jannacci e un omaggio a Tom Waits con i Tom The Cat con cui partecipa per due anni al Buscadero Day e per due anni al Townes Van Zandt international Festival (2016 e 2018).

Dal 2010 Paolo è stato una delle anime musicali che ruotavano intorno al negozio di Dischi e libri Zig Zag di San Donato Milanese dove per anni ha animato presentazioni ed omaggi sia da solista che alla testa di piccoli ensemble progettati per l’occasione.

Oltre che bulimico cantante/musicista Paolo è anche ascoltatore appassionato dalla A degli A Toy Orchestra alla Z di John Zorn di cui è tra i più grandi conoscitore e collezionista non solo italiani. Da più di trent’anni frequenta assiduamente festival di cinema e sale cinematografiche. Scrive da più di un decennio di Musica e Cinema su Mescalina.it.

Share Button