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elito annuncia il nuovo singolo “Meu Cora”, disponibile da venerdì 20 settembre su tutte le principali piattaforme digitali con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

elito, nome d’arte di Samuel Guillermo Meléndez Zepeda, nasce a Tijuana in Messico ma a 21 anni vola oltreoceano e si stabilisce in Spagna e in un secondo momento a Pavia, dove tuttora vive. L’aver vissuto in un meltin-pot culturale come la città messicana, famosa per essere il confine più transitato al mondo, e la vita da expat nel Vecchio Continente, hanno sviluppato in lui un forte senso di multi-culturalità che, insieme al guitalele, inseparabile compagno di viaggio, sono diventati i tratti fondamentali della sua musica. Una musica che unisce l’indie pop di stampo internazionale ai suoni e ritmi latini, e che mescola sapientemente italiano e spagnolo per puntare ad una platea mondiale.

Dopo la pubblicazione dei brani “Fantasmeado” e “Duolingo” e l’uscita dei due videoclip ufficiali, l’artista torna con un nuovo singolo. “Meu Cora” è una traccia sincera e sentita in cui la delicata voce di elito accompagna l’ascoltatore in un vortice di suoni diversi che spaziano dal sound latino a melodie urban. Nel pezzo l’artista racconta di un amore finito, di quel momento in cui si realizza che l’altra persona ti spezzerà il cuore, ma non sai quando succederà e come riuscirai a superarlo.

Un brano autentico in cui la produzione, curata da ThisMiss per Waverb Italia, con la collaborazione di Alexander Fizzotti – già a lavoro su alcune importanti uscite della scena urban italiana – arricchisce il singolo mettendo in risalto lo stile unico di elito.

Messicano di nascita, italiano d’adozione, elito è il perfetto esempio di multi-culturalità. Samuel Guillermo Meléndez Zepeda, vero nome dell’artista, nasce a Tijuana, al confine più transitato del mondo, in un ambiente meltin-pot ricco di scambi culturali, ma capisce ben presto che vuole conoscere il mondo, e lascia il suo paese natale per approdare dall’altra parte dell’Atlantico, in Europa. Decide di stabilirsi in Spagna, a Saragozza, ma non passerà molto tempo prima che la vita gli riservi una nuova destinazione: Pavia. Un salto ad occhi chiusi, dall’Ebro al Ticino, che solo l’amore può spingere a fare. elito infatti si innamora allo stesso tempo di una donna, che seguirà nel suo rientro in Lombardia, e della realtà italiana, così tanto diversa, complessa e affascinante, ma allo stesso tempo anche così vicina alle sue radici messicane, e Pavia diventa ben presto punto di riferimento e grande fonte d’ispirazione. L’elemento immancabile dell’artista è il suo inseparabile guitalele, compagno di viaggio col quale elito ha condiviso concerti improvvisati nelle piazze di mezza Europa, short form video su Instagram, YouTube o TikTok, oppure live session in diverse città italiane e in circuiti live come Sofar Sounds e Spaghetti Unplugged. E’ proprio il guitalele il tratto distintivo del pop innovativo di elito, che dialoga con l’indie-pop di stampo internazionale e ritmi e suoni latini, mescolando sapientemente italiano e spagnolo per puntare ad una platea internazionale. Nelle sue composizioni, istantanee di vita vissuta che arrivano dritte come un treno, si può percepire l’influenza della musica messicana, latino-americana, e del cantautorato italiano. Una proposta racchiusa nell’EP di debutto “Riviera – San Pedro”, che ha ricevuto un ottimo riscontro nelle playlist di Spotify, anche internazionali e nelle “Fridge Sessions”, format unplugged nato su YouTube e poi raccolto in un’uscita per i servizi di streaming, nel quale elito reinterpreta 8 brani che hanno ispirato la sua musica. Al suo fianco sin dall’inizio, c’è sempre Marco Grimaldi, suo produttore e colonna portante del progetto artistico. Il 2024 è l’anno del primo album ufficiale di elito, che arriva grazie alla vittoria del bando “Per Chi Crea”, promosso da MiC e SIAE, e alla cui lavorazione partecipa anche Alexander Fizzotti in veste di additional producer al fianco di ThisMiss. Il primo singolo tratto da questo lavoro è “Fantasmeado”. 

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