Ella Goda: fuori il nuovo singolo “Umori”
Fuori “Umori” il singolo anticipazione del nuovo album del trio Ella Goda.
Il pezzo si ispira a un episodio realmente accaduto: una cartomante legge i tarocchi a una ragazza frequentata dal frontman della band, dicendole che egli sarebbe rimasto legato a lei per sempre e che, qualunque strada lei avesse preso, avrebbe potuto riaverlo in qualsiasi momento.
Questo portato ad un allontanamento e l’artista si sente impotente e arrabbiato di fronte alla situazione.
Anni dopo il fatto reale, incontrando casualmente la sua ex partner, il cantante ha ripensato all’episodio e a come è andata la sua vita, trovando così l’ispirazione per scrivere il testo.
Questo è una sorta di ribellione all’amore tossico.
La musica è frutto di un bel lavoro di band, collaborativo e costruttivo.
È il primo brano scritto per il disco di cui fa parte e ha fornito al gruppo molte indicazioni per la stesura e lo stile degli altri pezzi.
Ella Goda è il nome che riunisce tre musicisti che collaborano dal 2015: Brian Zaninoni, Sebastiano Pezzoli e Marco Torri.
Rock anglo-americano, cantautorato italiano, sintetizzatori anni 90, drumming punk e melodie accattivanti, sono alcune delle più significative caratteristiche che si ritrovano nelle composizioni della band, che non rinuncia a seguire un’evoluzione di suono contemporanea, riservando grande importanza alla stesura dei testi in italiano, per creare connubi o contrasti che rendono i brani orecchiabili ma ricchi di personalità.
Nel corso di circa due anni di lavoro nascono le tracce che vanno a comporre il primo omonimo disco della band, uscito ad aprile 2017 per l’etichetta Bulbart, anticipato dal singolo “La cura Schopenhauer” il cui videoclip è stato trasmesso in anteprima esclusiva dal canale MTV New Generation e dal brano “Quattro Anni” inserito nella compilation di Rockit di marzo 2017.
Nel 2021 registrano 7 tracce che andranno a comporre il secondo disco in uscita per Be NEXT Music/ Sorry Mom! nel 2022, anticipato a dicembre 2021 dalla pubblicazione del brano “Le cose giuste”.