Esce il videoclip di “CORSE AD OSTACOLI” de IL PEGGIO È PASSATO
“Corse Ad Ostacoli” è il secondo singolo de IL PEGGIO E’ PASSATO, trio emiliano autore di un accattivante e deviato pop elettroacustico. Il brano è una sincera ed ingenua riflessione sullo scorrere del tempo, una densa ballata psichedelica che deflagra in un finale liberatorio. Ora a corredo esce il videoclip d’animazione che porta la firma di Lorenzo Guarenghi.
Tra tappeti di tastiere, ritmi marziali e calde chitarre acustiche una voce malinconica si racconta con fare confidenziale.
Dopo un brano ritmato, ironico ed apparentemente scanzonato come “Lo So, Lo So”, e dopo il ritorno estivo alla dimensione live, “IPEP” riparte scegliendo un linguaggio differente. L’ironia rimane, ma in sintonia con la caduta delle foglie e l’arrivo della stagione invernale la band rallenta e si raccoglie scegliendo un percorso a ritroso, una crescita al contrario che ne svela il lato più fragile, emotivo e chiaroscurale.
“Corse Ad Ostacoli” è decisamente un controsingolo: un brano lungo, invernale e malinconico, che parla della difficoltà di crescere e del disagio di invecchiare, concetti che Michele esprime in un appassionato testo autobiografico ed impressionista: “con entusiasmi illeciti e fuochi sempre accesi saluterò segnali di miglioramento”.
Lorenzo Guarenghi presenta così il concept del video : “Corse ad ostacoli è una canzone delicata in cui Michele confessa a suo modo la propria difficoltà nell’invecchiare – lui lo chiama il suo invecchiare maldestro e scorretto, ma in realtà è un senso di smarrimento ingenuo di fronte alle cose che ineluttabilmente cambiano. L’uomo-cervo è pertanto lo stesso Michele, che si destreggia in un contesto urbano metropolitano ad alto tasso di inquinamento atmosferico e spirituale, circondato da uomini-palombaro senza missione ed agitato dal ricordo di una purezza adolescenziale che mira ardentemente ritrovare. Si sente fuori posto, il nostro uomo-cervo, e dopo tanto vagare si allontana, ricongiungendosi alla natura in un finale liberatorio che lo vede perdere la sua parte di sembianze umane per tornare completamente cervo a riunirsi con i suoi simili. Ora è in pace finalmente e galoppa per le piane e le foreste del nostro improbabile immaginario”.
…e il meglio deve ancora arrivare da questo trio parmense che propone un accattivante pop electro-acustico. Le canzoni si rifanno per lo più alla formula on the beach con chitarra acustica in prima linea, uno strumming incalzante e quegli accordoni che ti rimettono di buon umore. I bassi profondi e gli stranianti pianoforti in stile Talk Talk ricamano una stringa sonora in bilico tra synth pop di ultima generazione e atmosfere new romantic che talvolta s’appoggiano a drum machines dai suoni 808 e 909 style. Infine la voce, in assurdo equilibrio tra Perry Farrell ed il miglior Alberto Fortis, ci racconta di amori passati e presenti, traguardi sfiorati, sconfitte e rivincite con dissacrante autoironia ed orgogliosa stupidità. IPEP: nostalgici visionari fuori tempo, romantici e tenaci saltatori di ostacoli. Da marzo 2021 la band entra a far parte dell’etichetta Dischi Soviet Studio che ne pubblica il primo apprezzato singolo Lo so, lo so, cui fa seguito l’uscita di una stuzzicante rivisitazione del brano Vendo casa di Battisti/Mogol originariamente interpretata dai Dik Dik che IPEP ha riproposto nella forma di un video girato live al Soviet Studio di Matteo Marenduzzo a Cittadella (PD). Alla ricerca di possibili riferimenti musicali per Il Peggio è Passato alcuni media hanno citato i Baustelle, i primi Bluvertigo, Alberto Fortis e persino Elio e le Storie Tese. Loro leggono divertiti e si apprestano a spiazzarci ancora una volta.