Print Friendly, PDF & Email

Esce in digitale “Altrove” di Giulia Zedda, secondo estratto dalla compilation cheraccoglie brani creati, scritti, registrati e prodotti dai 10 artisti che sono stati ospiti a settembre 2020 della residenza artistica “Sound BoCs” – la prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Europa – e che è contenuta, insieme a racconti, fotografie e video realizzati dagli stessi artisti, all’interno del libro di lettura aumentata “Sound BoCS Diary”.

Giulia Zedda racconta così il suo brano, ispirato come gli altri presenti della compilation, alle tematiche e ai valori di “Musica contro le mafie” – diffusione di Buone idee e Buone Prassi attraverso la musica, impegno sociale, lotta alle mafie, cittadinanza attiva, critica e proposta -: “Una canzone scritta con il cuore, che cerca di arrivare a tutte le persone che come me, vivono in una città dove è impossibile realizzare i propri sogni – racconta la cantante sarda -. Può spaventare l’idea di partire lontano e può ostacolare la negatività delle altre persone ma un suggerimento che voglio dare con questa canzone è rimanere sempre determinati: che tu viva in una piccola o grande città, avrai sempre voglia di scappare altrove se non hai la possibilità di realizzare i tuoi sogni.”

Pur giovanissima, Giulia Zedda ha già all’attivo due Ep: “ho sedici anni e tanta voglia di fare musica. All’età di 9 anni ho inizia a studiare canto e chitarra e due anni dopo ho iniziato a prendere lezioni di pianoforte. Poco dopo ho pubblicato i miei primi due Ep e l’anno successivo ho iniziato a scrivere e comporre le mie canzoni.”

“Sound BoCS Diary” uscirà a marzo 2021 e sarà presentato a Casa Sanremo nella settimana del 71° Festival della Canzone Italiana. È stato creato dagli artisti residenti di “Sound BoCS”, progetto di residenza artistica innovativa e creativa a sfondo civile nel cuore della città di Cosenza: “Sound BoCS è stato un esperimento sociale, tra il talent e il reality, ovviamente con le dovute differenze, in uno dei momenti più complicati per la musica e non solo, abbiamo puntato la massima attenzione al lato umano, lavorando sulla costruzione di quello che chiamiamo “NOI” con diversi corpi ma uguali nello spirito – racconta Gennaro De Rosa, Presidente e Direttore Artistico di Musica contro le mafie – Diversità che si sono fuse dando vita a qualcosa di diverso e di comune senza perdere la propria identità”.

Share Button