È fuori l’album su tutte le piattaforme e in formato vinile e CD in tiratura limitata “C’era una volta Andrea Govoni“, musiche, testi, arrangiamenti orchestrali di Andrea Govoni distribuito da Universal music e Virgin Music per Banana Records e 7 S.r.l.
Andrea Govoni, vent’anni di musica alle spalle e innumerevoli collaborazioni con grandi nomi della scena nazionale e internazionale, ci invita al viaggio di sola andata verso il cuore. Di chi? Di tutti quelli che vorranno fare parte di questo girovagare spensierato tra immagini, riflessioni, incontri, amori e molto altro ancora.
“C’era una volta Andrea Govoni” è quasi un film autobiografico con cui Andrea ci fa entrare nel suo “magico mondo” dove tutto trova spazio e vola leggero nei meandri della fantasia che Andrea descrive così:
“Non è solo un disco di musica leggera ma una raccolta di avventure quotidiane di un musicista cantastorie, con la chitarra in spalla e il piano in cameretta, che non fa altro che tramutare in musica, tutto quello che i suoi occhi vedono. Un viaggio di sola andata nelle profondità del proprio io, nel girovagare spensierato di immagini, riflessioni, incontri, amori e molto altro ancora. Come in un film o un racconto dal sapore velatamente naïf ma allo stesso tempo autobiografico, reale, ci si ritrova faccia a faccia con il sottoscritto, nel suo universo interiore dove tutto trova un suo spazio, una ragione e vola leggero, scivolando sui tasti del pianoforte e sulle corde della chitarra, come foglie d’autunno, macchiando d’inchiostro di mille colori la tela della sua fantasia, un agglomerato di pensieri che finalmente escono dal cassetto dei ricordi per godere di una sana e meritata passeggiata verso l’infinito”.
Ogni singola casualità, ogni narrazione, apre il sipario allo spettacolo della vita, trasformando così ogni attimo, anche il più banale, in poesia e melodia, confermando la cifra artistica di un sognatore seriale e della sua favola.
Otto tracce che sono capitoli di una narrazione intima e universale che parte da “Modena“, il luogo del cuore, dove affondano le sue radici, in un saluto alla sua città. Questa come una mamma, lo segue con lo sguardo mentre si avvia verso il futuro senza paure, vagando fra gli scorci d’infanzia che scorrono come vecchie foto in un album di ricordi ingiallito dal tempo, impaziente di aggiungere nuove inedite pagine dove trova posto “Chinatown“. Questa che non è solo un coloratissimo quartiere animato, ma una sorta di rivoluzione per nuove ispirazioni. È il nuovo viaggio, verso Milano, incerto quanto alettante, fra sapori, lanterne rosse e profumi d’Oriente, dove è bello perdersi, lasciandosi l’estate alle spalle, mentre cadono le foglie d’autunno e i vicoli di Milano appaiono affascinanti e misteriosi.
“Volkswagen 86” l’istantanea di una domenica primaverile con gli amici come si faceva un tempo, senza telefoni ne aggeggi moderni che, in fondo, ci hanno allontanati. “Viola” è una ragazzina sospesa su un valzer baroccheggiante, antico; aristocratica e un po’ gotica, vive in un mondo incantato.
Con “Aironi“, diventiamo grandi, sollevando i piedi da terra perché il poeta, così come il sognatore non vuole crescere e come un Airone, volteggia fra le nuvole.
“Luna” è un piccolo miracolo, come una stella cadente, arrivata senza una ragione, portata dal mare, in una notte d’estate, sulla spiaggia. Mentre la Luna va a riposare e il Sole apre gli occhi sulla banchina, da lontano il rumore degli ombrelloni sfiorati dal vento, i lettini si aprono come in una danza meccanica, e si alzano le serrande dei primi bar, ed ecco spuntare lei: La Barista, splendida, solare, bella come nessuna mai, con il sorriso e gli occhi blu come il mare, che ti fa sciogliere come un gelato al sole a ritmo di rock del Jukebox.
“Buonanotte“, è una ninna nanna per grandi che nasconde un messaggio profondo, che non è altro che il filo conduttore di tutto questo disco racconto, per non smettere mai di sognare, di sperare, che anche oggi passerà, e un nuovo giorno arriverà, sempre.