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“Cercando sul vocabolario della lingua napoletana, abbiamo scoperto che con la parola “’mbruoglio” ci si riferisce anche ad una ricetta campana molto antica che consiste nel mischiare tutte le verdure di stagione che si hanno, con una proteina che può essere una salsiccia, un po’ di baccalà, i fagioli… insomma è il mix di quello che uno trova per potersi alimentare in maniera molto saporita. Come la ricetta campana, il disco nasce dalla collaborazione di tutti noi, tutti e quattro gli Assurd, ognuno di noi ha messo i propri ingredienti, lo ha arricchito con una varietà di alimenti, sperando di renderlo un piatto gustoso, sano e pacifico”.

Così le Assurd presentano “‘O ‘mbruoglio il nuovo album, l’ottavo della loro discografia. “Il brano ‘O ‘mbruoglio, che dà anche nome al nostro nuovo disco, è nato dalla suggestione del vento e della sua possibilità di portare la musica che, girando e diffondendosi nel mondo, ha anche la forza di annientare la guerra. Questo era un concetto espresso sempre da Marcello Colasurdo che, non a caso, dà inizio al pezzo con una fronna, il brano è dedicato a lui, in particolare quando dice “a musica gira e a guerra po’ more” e ripeteva spesso “meglio na tammurriata che na guerra”. La tammurriata è proprio la danza che gira, la danza del cerchio per eccellenza che viaggia allontanando la guerra. L’incontro con Marcello diventava lo ‘mbruoglio’ delle nostre ‘Voci’. E diventava, così una preghiera per tutti”.

Cristina Vetrone, Lorella Monti, Chiara Carnevale e Fulvio Di Nocera dopo una intensa attività concertistica e dopo un anno dal video-singolo “Jesce Sole” lanciato in anteprima da il Corriere, hanno sentito l’esigenza di scrivere e registrare “è stato interessante lavorare in studio cercando di mantenere quella carica sonora raggiunta dal vivo. In quest’ultima fase ci siamo divertiti arricchendo i brani con innesti sonori elettronici senza però snaturare il cuore “popolare“ delle canzoni. Abbiamo rivisitato molti dei brani che appartenevano al nostro vecchio repertorio grazie alle nuove sonorità e al bagaglio personale che Fulvio e Chiara hanno apportato al gruppo. Nel 2022 è stato il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, ci sembrava doveroso dover dedicare un brano a questo poeta meraviglioso, il brano si chiama “Spurcato e scuorno” perché per noi la sua morte è stata una vergogna, mentre “Tarantella oi mamma ca mo vene” è presente un featuring con Zubin Kalhor e Omri Hason, due fantastici musicisti che abbiamo avuto il piacere di conoscere al Lucerna Festival 2023. Gli innesti sonori elettronici sono stati inseriti con molto rispetto nella musica “popolare”; abbiamo un enorme bagaglio musicale da cui attingere e ci piace identificarci con il mondo musicale da cui proveniamo, ma con lo sguardo rivolto ad un linguaggio innovativo.

Il disco si presenta in copertina con otto mani sporche di terra che insieme evocano il mandala, un anelito all’armonia tutta da trovare e da praticare interiormente e verso l’altro. Sul retro l’armonia delle otto mani si rompe in un richiamo alla confusione del nostro tempo. All’interno c’è un campo neutro di terra appena lavorata, pronta per essere seminata; un richiamo alle origini, una carta bianca, una nuova possibilità per scegliere cosa seminare per il domani.

Un viaggio nel sud Italia tra tradizioni e composizioni originali

Il progetto porta alla luce l’universo femminile attingendo dal repertorio della canzone tradizionale napoletana e da testi di propria scrittura. L’ensemble è composto da strumenti tradizionali e a questi si aggiunge il contrabbasso elettrico strumento che trasforma le sonorità tradizionali in moderne.

A caratterizzare ulteriormente il progetto sono le tre voci femminili che, se bene molto diverse tra loro, raggiungono una perfetta armonia nelle parti corali.

Il concerto racconta della grande forza e potenza delle donne del passato e del presente, parla della necessità di accoglienza verso il diverso, si rivolge all’universo maschile parlandone con dolcezza e ironia, parla dell’amore in eterno conflitto tra gioia e dolore. […]

Le “ASSURD” nascono nel ’93 e riprendono i canti e le musiche delle tradizioni popolari del sud Italia. Il gruppo è formato inizialmente da tre donne, Cristina Vetrone, Lorella Monti ed Enza Prestia. La loro formazione avviene per tramite diretto da vecchi cantori e si avvale delle registrazioni esistenti sull’argomento, fondendo così la metodologia della cultura contadina con le ricerche della più moderna etnomusicologia. E, a tal proposito, si veda il materiale raccolto, dal secondo dopoguerra in poi, da Alan Lomax, Diego Carpitella, Ernesto De Martino e Roberto Leydi… Da queste fonti, le Assurd, hanno ripreso, tra l’altro, le tammurriate, le pizziche, le tarantelle, i canti di protesta legati al mondo del lavoro e all’emigrazione, e le serenate. Negli anni il repertorio si è ampliato e arricchito con composizioni originali, fornendo un senso di continuità e costante movimento alla tradizione. Nella formazione attuale, si è aggiunta la cantante e percussionista Chiara Carnevale, e una presenza maschile: quella del contrabbassista Fulvio Di Nocera. Un innesto giovane e fresco che permette al progetto ‘Assurd’ di essere senza tempo. Ad oggi, Lorella e Cristina continuano a collaborare con Enza Pagliara e Enza Alessandra Prestia per le coreografie “Cantata” e “Alice”di Mauro Bigonzetti in tour con le più importanti compagnie di Danza Contemporanea.

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