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“Pistola” è un brano estratto dal nuovo EP di Cassio “Felice a metà”, disponibile dal 18 luglio in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale, distribuito da Virgin Music Group Italy.
Con la pubblicazione di “Pistola” si completa il mini EP “Felice a metà”, un’istantanea musicale a tinte pastello, nove minuti di musica per spiegare concetti che Cassio ha messo una vita a capire e accettare.
“Pistola” è il brano che completa la triade, una ballata in MI maggiore, con synth rotti, noise e un finale drum’n’bass che chiude l’EP a sangue freddo. È l’unica delle tre tracce ad essere macchiata di una violenza infantile e sognante: una canzone che non chiede scusa a nessuno, come un bambino arrabbiato.

Esistono canzoni che raccontano storie, alcune sono storie incredibili, altre sono storie inutili.
Esistono altre canzoni che una storia non ce l’hanno, che non appartengono a nessun aneddoto, a nessun posto… Sono canzoni senza casa.
Saranno solo una fotografia, un’immagine sgualcita di un attimo, di qualcosa di astratto e stupido, come la tristezza, come la malinconia. Credo che “Pistola” sia proprio così.
Per il video volevamo creare una situazione di disagio e volevamo farlo solo con le immagini.
Il set è stata la casa mobile Vittore, un signore molto gentile che vive a Milano al “Villaggio dei Giornalisti”. Cercavamo uno scenario che riflettesse quell’immaginario che avevamo in testa e se avessi potuto disegnare un salotto ideale per il video di Pistola… avrei disegnato qualcosa che somiglia molto a casa di Vittore. Adesso lo so.

Cassio è forse il modo in cui Simone Brondi riesce a stare al mondo senza sentirsi del tutto perso, raccontandosi e raccontando delle camere più scure in cui ha vissuto e che dentro di lui ancora vivono.

Simone è un cantautore livornese di 30 anni che si approccia alla scrittura molto presto. In adolescenza entra a far parte di un gruppo punk chiamato Tinkerbell, con cui nel 2008 pubblica un disco in Giappone per Radtone Records. Nel 2010 fonda un gruppo gypsy-psichedelico chiamato La Maison, che lo porta a suonare per le strade di Londra i due anni successivi. Nel 2014 La Maison pubblica Vaine House, prodotto da Enrico Gabrielli e Taketo Gohara, e rimane in tour fino al 2016 quando il gruppo si scioglie.

Comincia una manciata di anni di buio, nel punto più fondo del buio. Nel 2020 Simone entra nuovamente in studio e registra il disco d’esordio da solista, prodotto da Andrea Pachetti. La pubblicazione di quattro singoli estratti sfocia alla fine del 2022 nell’uscita del suo primo album, 19 luglio 1944, un ritratto di famiglia e di sé, scritto tra le quattro mura di casa.

Il titolo dell’album è l’indirizzo di casa di Simone, dove tutto è iniziato e tutto è accaduto e dove sono state scritte queste nove tracce che colpiscono al cuore con una mira precisa, chirurgica e dalla cui forza emotiva difficilmente si è immuni. Tratta esplicitamente i colori più scuri della coscienza ed è un disco che prende vita e forma di notte, parlando in maniera colloquiale di come si possa essere circondati dalla grande bellezza e continuare a sentirsi comunque costantemente soli e inadatti, affrontando la depressione e il nulla che colma le giornate tutte uguali delle dipendenze. Nell’album ogni riferimento a persone o situazioni è basato su fatti realmente accaduti.

Il suo sound si muove tra influenze che ricordano la scena indipendente e rock dei primi 2000, spaziando fino a sonorità e approcci più moderni, con l’utilizzo dell’elettronica, di beat coinvolgenti, dell’autotune e una forma di scrittura che abbraccia quella del cantautorato più contemporaneo, crudo e meno tradizionale.

Dopo ottime recensioni e feedback dell’album, a febbraio 2023 esce il singolo “Mercoledì”, seguito nei mesi successivi dai brani “Marti”, “Scheletri” e “Elliott”.
Nel 2024, i singoli “Amore ti odio” e “Stazione” anticipano il mini EP “Felice a  metà”, completato con la pubblicazione del brano “Pistola”.

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