Anticipato dal singolo “Blind” esce venerdì 9 aprile il primo EP omonimo di Gintsugi, aka Luna Paese
Gintsugi ha iniziato a scrivere canzoni dopo una lunga esperienza in ambito performativo. Dopo un periodo di vita in Francia, Luna rientra in Italia e tra il 2019 e il 2020 inizia a dedicarsi alla scrittura dei brani del suo esordio discografico. La sua musica abbraccia un sapore lo-fi con degli elementi prevalentemente elettronici. 
Realizzato a Berlino presso i Riverside Studios con Victor Van Vugt, l’EPsi presenta come un prodotto dal forte contenuto creativo soprattutto nella composizione. Lo stesso Van Vugt, già produttore di ampia fama internazionale, ha contribuito ad enfatizzare i valori emotivi del disco piuttosto che il suo lato tecnico. 
L’EP è composto da quattro canzoni, la narrazione dei brani si incentra sul tema dei sogni e delle esperienze personali che danno immagine ai protagonisti inserendoli in una dimensione onirica e surreale. Tra i temi fondamentali ci sono  “la menzogna e il diniego” che fungono da fili conduttori per tutti i brani. È da segnalare anche la presenza di alcune citazioni e fonti d’ispirazione che hanno influenzato la scrittura del disco, come ad esempio “Il Diario di Anaïs Nin” e la vita della danzatrice statunitense June Miller. 
“Le persone trovano nel proprio mondo fantastico un rifugio dalla realtà che non riescono ad accettare, o si fanno trascinare in mondi fantastici, paradisi artificiali che si rivelano autodistruttivi. Quando la realtà diventa insopportabile fuggono via. Le mie canzoni guardano queste realtà direttamente, senza filtri”.

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