“Canzoni indigeste”, titolo dell’Ep d’esordio di GiusiPre, riflette l’esigenza dell’autrice di fare i conti con argomenti e pensieri tutt’altro che piacevoli, per assimilarli, rielaborarli e finalmente ripartire. 

I brani sono costruiti su temi da sempre cari all’artista: in “Sisifo”, ci si confronta col tema dell’Assurdo, ispirato dalla riflessione di Albert Camus; “Monade” riflette e impatta la necessità di una mente aperta e predisposta a cogliere gli aspetti della realtà ed evitare odio ed isolamento; e ancora “L’uomo è ciò che mangia”, con la celebre frase feuerbachiana, richiama l’attenzione sulla realtà fisiologica per comprendere appieno il nostro essere esseri umani. “Caos contemporaneo” e “Ci pensa il vento”, seppur con due stili completamente diversi, parlano invece di temi intimi, quali rimorsi, rimpianti e decisioni importanti che investono la sfera della memoria.

L’EP è un viaggio tra le passioni musicali dell’autrice: si spazia dalle suggestioni anni 80 al punk e al post-punk, fino a toccare il trip hop anni 90, misurando e rielaborando il tutto con uno spruzzo di contemporaneità. Il progetto autoprodotto ha visto la collaborazione, per la composizione e gli arrangiamenti, del polistrumentista Daniele Giuili e del produttore e fonico Nicola D’Amati, con registrazione e post-produzione presso il Merlo Studio di Roma. La masterizzazione è di Eugenio Vatta.

Giuseppina Prejanò, in arte GiusiPre, classe 1985, calabrese d’origine trapiantata a Roma, dopo un periodo dedicato alla formazione filosofica, decide di ridare spazio alla musica, tra un lavoro precario e un altro. Gli studi di canto e l’esperienza come voce, autrice e chitarra per i “Loiola”, la portano ad intraprendere un percorso solista, inaugurato con la pubblicazione del primo singolo “Caos contemporaneo” che anticipa l’ep “Canzoni indigeste”, pubblicato il 15 ottobre 2020.

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