Gli Opus Avantra tornano con “Loucos – Nel Luogo Magico”
Esce per Artis Records-Cramps Music srl “Loucos – Nel Luogo Magico“, il ritorno alla discografia del nucleo storico degli Opus Avantra capeggiati dalla voce inconfondibile di Donella Del Monaco e dai virtuosismi di Alfredo Tisocco al pianoforte e alla composizione, fondatori con Giorgio Bisotto, il filosofo del gruppo, che, anche se ci ha lasciati prematuramente, è presente oltre che con il suo grande spirito artistico, con la sua voce registrata.
Con loro l’altro fondatore, Renato Marengo, sin dall’inizio alla produzione, esattamente come 48 anni fa. L’album, Loucos N. 5 che uscirà in digitale contemporaneamente in Giappone, in Italia e su tutte le piattaforme internazionali, verrà a far parte di un corposo Box. Il box, oltre a questo suggestivo lavoro conterrà altri quattro storici album, per un totale di cinque, di questo gruppo che è nato come movimento musicale prima ancora che come progetto artistico: Introspezione, Lord Cromwell, Strata e Testi.
Gli Opus Avantra, nel loro magico connubio fra avanguardia e tradizione così radicalmente scritto nel loro nome, mescolano anche oggi in questo loro nuovo lavoro mondi vicini e lontani: classica, contemporanea, jazz, rock, tradizione ed etnica. Come recitava l’attualissimo Manifesto scritto in quel “vicinissimo” 1973:”Il nostro insieme musicale nasce da una esigenza di superamento dello stato di impasse in cui si trova il mondo musicale oggi. Possiamo infatti constatare che il mondo musicale, oggi è suddiviso in vari settori fra loro incomunicabili, legati alle stratificazioni socio culturali. Tale pluralismo tende a riprodursi, provocando situazioni sempre più mistificanti in quanto evitano di risolvere la frustrante condizione attuale di atomizzazione dell’individuo. (…) Senza negare la validità di certa musica contemporanea né i tentativi di alcuni gruppi pop, la nostra si rivolge insieme al recupero di quel rapporto fondamentale e imprescindibile fra arte e popolo”.
Proprio in questa prospettiva fra gli artisti che gravitano attorno al canto di Donella Del Monaco e alle tastiere di Alfredo Tisocco troviamo musicisti, di ieri e di oggi, solo pregiudizialmente tanto lontani fra di loro: c’è infatti il ritorno di Tony Esposito con le sue percussioni ei suoi suoni che, già negli anni ’70 aveva una fortissima virata verso la significato, un ritorno che ci ricorda quanto sia breve la distanza fra Venezia e Napoli, due città di mare, due popoli di naviganti prede di corsari e saraceni, una vicinanza che spalanca le porte ai ritmi sincopati dal sapore balcanico e assieme al martellare impetuoso dei tamburi e delle tammorre afro napoletane.
E c’è anche Claver Gold che rappa poeticamente assieme a Donella e conduce inevitabilmente il progetto verso i suoni dell’oggi. E poi c’è la fondamentale collaborazione di Alan Bedin alla voce e al tarang indiano, agli arrangiamenti elettronici molto attuali, che ha messo le sue mani esperte anche nei missaggi con Nicola Frigo. E il flauto, sempre perfettamente in bilico, assieme anche al sax, tra classico e rock di Mauro Martello. E ancora altri solisti d’eccezione alcuni dei quali già da tempo, come Mauro, con Donella in Opus, come Laura Balbinot al violoncello e Damiano Bacchin al violino, Pietro Bertelli e Valerio Galla alle percussioni, Giorgio Cedolin alla batteria, Mirko Satto alla fisarmonica , Andrea De Nardi al basso e Synt. Ma in questo Loucos vi è pure un grande rinforzo alla zona classica che percorre un po’ tutto il disco,
Molteplici i filoni che si incontrano in questo lavoro: c’è l’amore incondizionato per Venezia e per la sua Laguna ben presente in tracce come Nel Luogo Magico, Canto Veneziano, Variazioni Venezian e, Riflessi d’Acqua, Ballata sulla Luna, Venezia e il mare, Lido Promenade e Danza della luce. Giorgio Bisotto, come si diceva, in questo nuovo disco degli Opus Avantra è presente in voce con il brano Aisha Intoccabile un suo racconto vibrante che narra dolorosamente di un evento drammatico e di bruciante attualità che lo segnò profondamente quando, “per pene d’amore”, si era arruolato nella Legione Straniera: là in Algeria aveva scoperto la tenerezza segreta per una giovanissima algerina, Aisha, che fu barbaramente uccisa dalla sua stessa famiglia a causa della sua fuga da un marito imposto e non proprio voluto, dopo aver realizzato la fuga presso la foresteria della Legione.
Centrale l’omaggio, sempre in sintonia col Movimento musicale, a due grandissimi della musica come Riz Ortolani e Cesare Andrea Bixio. Il primo, Ortolani, con il coraggioso riarrangiamento di Now And Then, uscito con un bellissimo videoclip già al Mei di Faenza, che vanta gli inserti di Claver Gold. Il secondo, Bixio, con la rilettura personalissima, con un suggestivo preludio al pianoforte nell’interpretazione di Paolo Troncon, di Cette chanson si tendre, un brano in francese scritto negli anni 30 da CA Bixio proprio per la celebre soubrette francese Mistinguett.
Poi ci sono i momenti intimi e raccolti come, oltre alla stessa Cette chanson si tendre: Tempo Infinito, Aisha intoccabile, The Last Sky, Prima o poi ricorderai, Visione Alien a e Soft memory Tango.
Le foto di copertina e del libretto sono del fotografo veneziano Marco Sitran.
Profondo, oggi come allora, l’obiettivo di poter cambiare il mondo grazie alla musica che, molto oltre l’essere piacere e bellezza, sa entrare nelle fibre della memoria e divenire un elemento identitario di una persona o di una generazione o di un popolo. Oggi questo anelito al cambiamento è scritto proprio fra le righe dell’omaggio alla Laguna di Venezia dove trapela un monito che vuole ricordare la fragilità dell’eco-sistema che si sta manifestando su tutto il pianeta.
Ora l’intera Umanità non ha più tempo, deve agire responsabilmente per rispettare la Natura con l’uso dell’Energia verde rigenerabile, a difesa dell’Aria che respiriamo, dell’Acqua che beviamo, della Terra che ci nutre con i suoi frutti e del Fuoco che ci dà l’Energia per la Vita.