Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store online da Believe, martedì 26 aprile esce “I Ching” di Giorgio Panico. Nelle dodici composizioni originali, basate sull’antico testo divinatorio cinese che dà il titolo al progetto discografico, il bassista umbro, impegnato anche con la pipa, è affiancato da Carlo Cantini, Luca Maria Burocchi ed Emanuele Pellegrini. «Il metodo dell’I Ching tiene conto della qualità individuale nascosta nelle cose e negli uomini, come anche nel nostro inconscio» sottolineava Carl Gustav Jung, il padre della psicologia analitica. Tutti i brani sono stati composti elaborando i concetti filosofici e matematici che sono alla base dell’I Ching e le scelte fatte sono state confermate consultando l’oracolo stesso.
Giorgio Panico inizia a studiare basso elettrico nel 1997, seguendo negli anni lezioni, seminari e corsi con Riccardo Chiavarini, Giovanni Tarquini, Mirco Bonucci, Ramberto Ciammarughi, Ares Tavolazzi. Dal 2002 suona in formazioni di vario genere spaziando dal funk al blues dal jazz all’afro-cuban e al latin e collabora con numerosi artisti a concerti, produzioni discografiche, spettacoli teatrali, colonne sonore e clinic. Dal 2010 è membro e fondatore del progetto UADG insieme a Luca Burocchi. Nel 2019 pubblica il suo primo album da solista, “Necronomicon”, ispirato all’opera letteraria di H. P. Lovecraft, con la collaborazione di Carlo Cantini, Emanuele Pellegrini e Claudio De Angelis. È anche produttore di musica elettronica per meditazione, arti marziali e altre pratiche olistiche.
Violinista, compositore, arrangiatore, produttore, Carlo Cantini ha collaborato con, tra gli altri, Mstislav Rostropovich, Nikita Magalov, Andrea Bocelli, Antonella Ruggiero, Stevie Wonder, Astor Piazzolla, Jan Garbarek, Marcus Miller, Arkè String Quartet, London Symphony Orchestra. Da segnalare anche il suo prolifico sodalizio  artistico con il percussionista indiano Trilok Gurtu. Nel corso di questi anni si è esibito in giro per il mondo, calcando prestigiosi palchi, solo per citarne alcuni.
Classe 1986, il chitarrista Luca Maria Burocchi inizia nel 2002 a specializzarsi in musica classica e jazz frequentando il Conservatorio di Musica Francesco Morlacchi di Perugia, i corsi estivi del Berklee College of Music di Boston e l’Accademia di chitarra classica del M° Enea Leone a Gessate (MI). Parallelamente all’attività chitarristica, si dedica alla produzione musicale come tecnico del suono e direttore artistico lavorando per Cd editi da etichette internazionali. Attualmente lavora come insegnante di chitarra classica ed elettrica e come tecnico del suono nello Studio Teclas di Perugia. È membro e fondatore della band sperimentale UADG con cui ha realizzato sei album e del gruppo jazz/lounge “Nu Smooth Affair” con cui ha realizzato un album.
Diplomato in Percussioni classiche al Conservatorio di Musica Francesco Morlacchi di Perugia sotto la guida del M° Domenico Fontana, Emanuele Pellegrini ha seguito numerosi seminari e corsi di perfezionamento jazz e classici. Nel corso degli anni si è esibito con varie orchestre ed ensemble di musica classica, in festival nazionali e internazionali di musica leggera/pop, in spettacoli a teatro, accumulando anche numerose esperienze in tv e in produzioni discografiche. Attualmente insegna percussioni al Liceo Musicale Bianciardi di Grosseto e in altri corsi e istituti.

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