In uscita il 7 luglio 2022 per Anomic Records e Dischi Sotterranei, la nuova cover di “Some Velvet Morning” nasce dalla collaborazione tra i KICK, duo bresciano formato da Chiara Amalia Bernardini e Nicola Mora, e alcuni componenti dei concittadini Listrea, cioè rispettivamente il cantante e chitarrista Fabio Pietroboni e il bassista Edoardo Serena.

La scelta di questa specifica canzone, scritta da Lee Hazlewood e da lui portata al successo in coppia con Nancy Sinatra, non è ovviamente casuale: i quattro amici e musicisti lombardi hanno infatti voluto contribuire a omaggiare un brano che è stato più volte rivisitato nel corso della storia da artisti che amano e seguono in prima persona, tra cui Primal Scream, Slowdive e Lydia Lunch con Rowland S. Howard.

Muovendosi ambiguamente tra pop, psichedelia e mood onirico, “Some Velvet Morning” si ricollega in più perfettamente ai temi affrontanti nel secondo album dei KICK, “Light Figures”, pubblicato quest’anno e trainato dai singoli Setting Tina, Sirens Never Sleep, Rubberlover e Viole, primo pezzo in italiano del duodal concetto di dualismo che investe anche la parte femminile e quella maschile al legame con la natura, dall’esplorazione dell’oscurità al superamento della dicotomia tra anima e corpo. A proposito di contesti bucolici, la cover è stata registrata in una piccola baita di montagna, alle pendici delle Alpi, durante una session di tre giorni. “Flowers growing on a hill, dragonflies and daffodils…”.

Light Figures, prodotto con Marco Fasolo, ha rappresentato un importante passo avanti e al contempo un cambio di direzione – verso sonorità maggiormente analogiche, minimali ed heavy – rispetto a quanto realizzato in precedenza dai KICK, ovverosia l’album d’esordio Mothers del 2016 e il fortunato EP Post-Truth del 2018. L’attuale sound dei KICK unisce elementi ruvidi e altri più avvolgenti, così come melodie “deviate” e ritmiche spesso ossessive, in quello che potrebbe essere definito idealmente “sweet noise”, uno stile tutto loro che concilia appunto il rumore con la morbidezza delle atmosfere, senza porsi limiti di genere.

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