Leatherette si presentano come “cinque ragazzi timidi che a volte scendono dal palco e prendono a pugni la gente”, un quintetto il cui incidente sonoro fatto di noise frastagliato, amore contorto, melodia oscura e angosciata ha prodotto un album incendiario. Uscito il 14 ottobre 2022 per Bronson Recordings in CD, vinile e digitale, “Fiesta” offre una via di uscita per chiunque ne abbia bisogno. Potreste associarli ad affini e focosi spiriti post-punk della fiorente scena internazionale come Shame o Squid, oppure a sfrenati rumoristi 90s quali Unwound o Hoover, o ancora a urlanti no waver della specie di James Chance, ma la verità è che attualmente ci sono poche band come i Leatherette che camminano su questa Terra.

Di base a Bologna ma provenienti da altre città d’Italia, i Leatherette si sono conosciuti on line e si sono formati come trio prima di ampliare la loro line-up nel 2019 e accogliere a bordo Andrea, alla seconda chitarra, e Jacopo, il cui sassofono conduce lo stordimento generale verso direzioni inaspettate. I Leatherette sono molto più della somma delle loro elettrizzanti parti. “Siamo molto sperimentali come musicisti”, spiegano. “Spesso i componenti delle band si sentono limitati, ma noi al contrario ci sentiamo molto liberi. Siamo forti, perché siamo in cinque: cinque teste, cinque paia di spalle, cinque agglomerati di muscoli”.

“Fiesta” è il loro primo album, apprezzato anche da Iggy Pop sulla BBC, anche se non si tratta della loro prima pubblicazione. In precedenza, i Leatherette avevano fatto uscire l’EP Mixed Waste, inciso durante il lockdown in una sorta di processo di terapia comune. Le canzoni di “Fiesta” sono antecedenti a quelle di Mixed Waste, poiché l’album era stato pianificato prima del COVID e, sebbene da allora la band abbia scritto altre canzoni, voleva pubblicare questa prima serie di brani in un’unica opera. La loro decantatura non ne ha alterato il potenziale d’attacco; infatti, il tempo trascorso a entrare nelle canzoni dal vivo e riscriverle prima della lunga session di registrazione ha apportato se possibile più complessità e più passione. 
A seguire “So Long”, “Sunbathing” e la title track “Fiesta”, “Thin Ice” è il nuovo trascinante singolo tratto dall’album, accompagnato dal nuovo video diretto da Nicolò Bassetto. “Il video affronta temi come l’inquietudine, le ossessioni e l’ambiguità dei ruoli con ironia nonsense e sfacciataggine punk, mettendo in scena una sorta di incubo in cui un personaggio storicamente legato all’infanzia come Cookie Monster del programma televisivo Sesame Street diventa un sadico rapitore che tortura la band. Sul finale, Cookie Monster si ribella alla sua natura di marionetta per diventare burattinaio, guidando i musicisti, trasformati invece in burattini, in un dissacrante battesimo del fuoco”.
Dopo aver scosso i festival MI AMI e Beaches Brew, tra gli altri, ed essersi lanciati con successo sui palchi dei principali live club italiani, i Leatherette annunciano adesso i nuovi concerti del loro secondo tour europeo, tra Italia, Francia, Belgio, Germania e Svizzera, comprendente date nel Regno Unito. 
Da queste parti c’è il suono dei lividi, dell’incertezza e dell’ansia, scandito e solcato da esplosioni di violenza catartica. Il titolo, “Fiesta”, e l’artwork dell’album sono un riferimento alle corse dei tori di Pamplona. “È uno strano rituale. Siamo contrari alle corride, ma dal punto di vista iconografico sono affascinanti. Persino a livello metaforico lo sono, perché  la violenza scorre da entrambe le parti ma in maniera festosa. È simile a un concerto, in fondo: stai esprimendo cose violente, con un approccio fisico. E chi sta dall’altra parte reagisce a questo, il che è fantastico”.

Share Button