I Mustek giungono al compimento della loro avventura nel mondo dell’Intelligenza Artificiale con il loro nuovo EP dal titolo “AI20” che vuole essere una specie di concept sul rapporto tra l’AI e l’umanità: ora che l’Intelligenza Artificiale sta diventando uno strumento sempre più potente si avverte forte la necessità che l’uomo la filtri e la utilizzi in maniera, nonostante tutto, “umana” e antropica.

In questo senso la copertina, opera della fotografa Valeria Melioli, è la rappresentazione della “solitudine” dell’uomo e della sua “piccolezza” di fronte a questa sfida.

Dal punto di vista musicale i Mustek approcciano per la prima volta la loro elettronica con un’elettricità e una fisicità nuova, tra brani kraut di impatto rock, ballate dreamy e trip-hop, oltreché con sensazioni cinematiche.

Il duo elettronico ha usato l’AI ma solo come elemento in una tavolozza sonora umana composita: in “You Are My Friend” ha fatto campionare all’AI la batteria dell’immenso Stewart Copeland suonandoci sopra un nuovo paesaggio sonoro; in “Summer Of Blood” ha fatto direttamente cantare l’AI, donandole anche un volto e un nome; in “No End In Sight” ha lasciato che l’AI scrivesse un breve testo di risposta alla domanda “Tu chi sei?”, e l’AI si è autodescritta come “una macchina che non muore mai”. Il video di “No End In Sight”, singolo già edito nel 2023, è stato acclamato come una delle prime esperienze visive italiane credibili create con un’Intelligenza Artificiale.

“AI20” nel titolo potrebbe ricordare quei computer simpatici degli anni 80 come il VIC20 che ora fanno solo sorridere, ma in futuro l’AI di oggi potrebbe non essere così “innocente”.

I Mustek sono un duo reggiano a cui piacerebbe essere un ponte tra l’analogico e il digitale. Hanno all’attivo quattro EP che sono la fotografia di loro periodi diversi: se nel primo demo “L’Ora Inquieta” hanno frequentato gli spazi di un pop elettronico-acustico condito da tinte trip-hop, in “Dove Ci Siamo Incontrati” si sono spostati su un electro-pop “artigianale” e con “Notturno” verso territori più algidi e freddi, mentre con “Nuvole” hanno visitato luoghi urban e psichedelici. Ultimamente si sono affascinati dalle prospettive dell’Intelligenza Artificiale, a cui hanno dedicato il nuovo EP “AI20”.

Votati alla “voce femminile”, nel tempo i Mustek hanno ospitato quelle fascinose di Jyoti Guidetti, Cristina Silingardi, Alice Montagna, Maura Rinaldini e Bianca Pasquesi, per poi approdare alla voce maschile di Paolo. Con l’intelligenza artificiale, del resto, tutto questo ha meno senso: l’AI è donna o uomo?

Nel tempo hanno collaborato con lo scrittore Giovanni Fantasia per “Introduzione Alle Città”, con il pittore Fosco Grisendi per la copertina di “Notturno”, e ora con la fotografa Valeria Melioli per la copertina di “AI20”. La loro versione di “A Means To The End” è stata inserita nel cd tributo ai Joy Division intitolato “A Different Story – Songs by Joy Division”, pensato e voluto da Daniele Carretti e dall’indimenticato Enrico Fontanelli degli Offlaga Disco Pax, con i Julie’s Haircut e altri.

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