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“Il pensiero come scoria”: il nuovo singolo di Tancredi Bin

Giovedì 12 settembre esce “Il pensiero come scoria”, terzo e ultimo singolo di Tancredi Bin, che anticipa l’album d’esordio “Mappa di ogni corpo”, in uscita venerdì 18 ottobre.

Già noto nella scena underground, Tancredi Bin è un musicista e cantautore bolognese che oggi debutta col suo personale progetto discografico. Dopo il suo esordio ufficiale con “All’apice”, primissimo singolo, seguito dal secondo “Muta”, presentati per la prima volta dal vivo al MI AMI Festival 2024, giovedì 12 settembre il cantautore svela un nuovo inedito.
Si chiama “Il pensiero come scoria”, pubblicato per Oyez!. Terzo e ultimo singolo che anticipa l’album di debutto “Mappa di ogni corpo”, il brano è la sintesi perfetta delle due dimensioni che hanno mosso e guidato il lavoro artistico di Tancredi Bin. Se con “All’apice” abbiamo avuto modo di sentire l’alternative rock e invece con “Muta” abbiamo sentito la sperimentazione, con “Il pensiero come scoria” capiamo veramente cos’è “Mappa di ogni corpo”: uno studio dell’avanguardia che deriva dal più primitivo dei rumori. “Se le attività dell’anima coincidono con quelle del corpo, cos’è il pensiero?” è la domanda che Tancredi Bin pone a se stesso e a chi lo ascolta. Per l’artista è qualcosa che viene dopo la percezione, una conseguenza, forse uno scarto organico, una secrezione. Una risposta che cela riflessioni silenziose e una sensibilità istintiva, le stesse che hanno guidato il brano “Il pensiero come scoria”.
“Con la sensazione che il pensiero sia un fluido molto denso che viene espulso dal corpo, si è sviluppato il brano lungo arpeggi cristallini intersecati a linee di batteria ricche di piatti, un intreccio che volevo ricordasse i movimenti delle acque superficiali e della risacca” spiega il cantautore. In questo modo, i tempi dispari un po’ arzigogolati del brano vogliono suggerire un andamento morbido ed incoerente, volendo evocare una sorta di non-luogo di arrivo dove ambientare questa osservazione, dove il suono predominante è quello dei fluidi che ora si arenano dolcemente, ora si schiantano con la propria piccola mole, ora si confondono tra loro, prendono forza e poi la riperdono, e così via.
I toni sono rilassati e sereni, con una breve piega malinconica circa a metà della canzone, che poi torna più energica alla positività, per perdersi in un crescente muro di suono. Con questo finale sempre più saturo, Tancredi Bin voleva immergere tutto nella luce più calda possibile, un annullamento nell’illuminazione di questa realizzazione – tema ricorrente nel suo lavoro creativo.
Anche in questa occasione, la scrittura dell’artista crea immagini suggestive, capace di traghettare chi ascolta in una dimensione intima e organica, che nell’album prenderà definitivamente anima.

Tancredi Bin è un musicista e cantautore bolognese, già conosciuto nella scena underground per essere stato il batterista di diverse formazioni metal. Oggi debutta col suo progetto solista, decisamente lontano dai suoi precedenti lavori, inaugurando la sua personalissima identità artistica. “All’apice” è stato il primo brano ad aprire la strada al nuovo percorso discografico di Tancredi Bin, pubblicato venerdì 17 maggio per Oyez!. Un cantautorato materico e naturalistico, ricco di trame sonore e di strati inaspettati, dall’attitudine lo-fi, ma dal risultato denso e raffinato: è questa la dimensione sensoriale in cui Tancredi Bin ci inviterà a entrare, un immaginario sonoro libero di riferimenti esterni, se non quelli intimi dell’artista. Difficile descrivere la sua musica, sperimentale e psichedelica, ma non priva di una vena pop ricercata e raffinata.
Il debutto in società di Tancredi Bin è stato il 25 maggio scorso, data in cui si è esibito dal vivo al MI AMI Festival. Un evento speciale che segna il suo live d’esordio, nonché l’occasione per ascoltare brani inediti che faranno parte del suo primo album, in uscita in autunno 2024.

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