Da gennaio 2020 sarà disponibile il nuovo singolo HO BISOGNO DI TE di Daniele Chiarella.
Il brano è un disperato “urlo” cantato a bassa voce, minimale. Una relazione “distratta” e “banale”, nell’abbandono, diventa una storia di solitudine di ansia e di amore. Il vuoto diventa fisico.

La canzone di Daniele Chiarella “HO BISOGNO DI TE” è l’urlo, un importante segnale di vita che noi tutti ci portiamo appresso. La canzone diventa comunicazione, una poesia disperata, che per sua natura non può mediare, non può diventare commerciale ma può diventare famosa.

“HO BISOGNO DI TE” è un bisogno d’amore importante. Il brano diventa un urlo che non si può masterizzare, arrangiare. E’ solo un urlo!

Un suono primordiale che arriva dalla montagna, che arriva dal mare, dalla terra. E’ fuoco che brucia dentro quando siamo disperatamente soli, quando vogliamo comunicare con altri. Quest’urlo è  segno di vita, di proposta, di incontri. Incontro con la solitudine disperata, in un letto disperato, in un frigorifero vuoto, in un bagno deserto, in una cucina dove il caffè non sale mai.

Nella semplicità del suono primordiale il racconto si fa diretto senza masterizzazione, libero da arrangiamenti per avere una maggiore carica emotiva e trasmettere sensazioni, seduzioni, informazioni, forza.

Artista indipendente, situazionista, amante delle letture e spericolato sperimentatore dei linguaggi musicali. Nella sua criptonicchia esistenziale si presenta in diverse versioni artistiche in maniera molto naturale; ora leader del gruppo Fanali di Scorta in altre occasioni semplicemente Daniele Chiarella, spesso semplicemente come musicista in collaborazione con diversi protagonisti della scena torinese.

Una vera perla che brilla di luce propria nello stantio panorama musicale nostrano. Un artista che osa, sperimenta, che ricerca con coraggio con amore, passione e ironia, soluzioni inaspettate seducenti intriganti per dare maggiore forza, contemporaneità e comunicazione alla sua produzione artistica.

Un gioco impegnativo, ricco di imprevisti e non sempre portatore di nuovi orizzonti, anzi a volte le scelte estreme che hanno esaltato la sua produzione artistica, sono fallimentari. Ma avanti si va.

Cosi come Fontana nello Spazialismo e Klein con il monocromatico aprono nuove frontiere alla pittura, nella musica racconta Daniele Chiarella “…oggi c’è tanto bisogno di togliere e non aggiungere per creare… “

Un minimalismo impressionante, estremo che a tratti ricorda la poetica di Bukowski

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