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Ama giocare con le parole Balestrieri, senza perder di vista il ritmo e la danza. Classe ’71, nasce a Remscheid in Germania l’11 giugno. Proprio l’11 giugno allo scoccare della mezzanotte e dei suoi 50 anni esce “La canzone delle ossa” brano che si potrà ascoltare in anteprima sulla pagina Facebook del cantautore.
Una storia di contrabbando risalente alla metà del 900, quando in Unione Sovietica certa musica era vietata e i dischi venivano incisi di notte e di nascosto sulle pellicole dei raggi X usati, sui quali si vedevano i crani, le costole del petto, le ossa di altre parti dello scheletro. Emblematica anche la copertina del singolo di Gerardo Balestrieri che ritrae una di queste incisioni.
Il videoclip è stato realizzato con immagini di repertorio che ben si legano con l’andamento fresco, vivo e frizzante del brano e con il racconto in esso contenuto.
Plurifinalista al Premio Tenco, è stato premiato al Mantova Music Festival, al Festival Risonanze e al Festival Dallo Sciamano allo Showman.
Gerardo Balestrieri ha tenuto concerti in tutta Europa e un tour in California. Ha collaborato con Daniele Sepe, Bebo Storti, Moshem Namjoo e con il famoso trasformista Arturo Brachetti per cui ha scritto ed eseguito dal vivo le musiche di uno dei suoi spettacoli.
Nel 2015 con la canzone Sidun ha partecipato a “Crêuza de mä, in napoletano”, progetto discografico ideato dal Club Tenco, con la consulenza artistica di Dori Ghezzi, per celebrare i trent’anni dalla pubblicazione dell’album.
 

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