LIFE IS STRAGE DIY FEST 2022: a Vicenza un festival dedicato alle sonorità emo e punk
Sabato e domenica 16 e 17 luglio si terrà a Vicenza LIFE IS STRAGE DIY FEST 2022, la seconda edizione del festival organizzato dal collettivo omonimo dopo due anni di pausa forzata causata dalla situazione pandemica. Il festival avrà una nuova location, un anfiteatro naturale immerso nel verde sulla cima della collina di Selva di Trissino, e per la prima volta sarà strutturato su due giorni di live.
La line up comprende 14 band tra emo, punk e molte tra le sfumature tra i generi, che si esibiranno sul palco tra le serate di sabato e domenica. Gli headliner di sabato saranno gli spagnoli Viva Belgrado, uno dei gruppi più consistenti e creativi nel panorama screamo europeo dell’ultimo decennio, mentre domenica gli Shizune, una band nata e cresciuta a Vicenza ma che ha saputo diventare un punto di riferimento nazionale per gli appassionati del genere, chiuderanno la rassegna.
Durante il festival avranno luogo prime e ultime volte: i milanesi Sittingthesummerout faranno il loro ultimo concerto sabato sera, dopo 6 anni dall’ultimo concerto a Vicenza, mentre per i padovani Vremja sarà l’esordio live con una nuova formazione. Il festival vedrà la partecipazione di alcune delle realtà più promettenti del panorama underground italiano ovvero Futbolín, Radura, One Dying Wish, Votto e Shelt insieme a nuove ed eterogenee voci della scena locale tra cui Amalia Bloom, Leita e Jaguero ed infine Stegosauro e Provinciale.
Sarà presente un area food con opzioni vegetariane e vegane oltre che distro, banchetti di autoproduzioni e workshop di serigrafia da tutto lo stivale, tra cui Frammenti, Non Ti Seguo Records, E’ un brutto posto dove vivere, Dischi Decenti e Weird Side. Per entrambi i giorni l’apertura dell’area è prevista per le 16.00 e la fine dei live per la mezzanotte.
Il festival è organizzato da LIFE IS STRAGE, un collettivo che celebra la musica, l’amicizia e la solidarietà. Promuovendo l’espressione artistica, l’etica DIY e la collaborazione, si impegnano attivamente per creare un ambiente inclusivo e sicuro, uno spazio di condivisione in grado coinvolgere più persone possibili. Il collettivo vuole proporre una visione alternativa della propria città: “un contesto che dopo due anni difficili ha bisogno di relazioni significative e calore umano per contrastare l’apatia e l’individualismo”.