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“LLA FFORE”: il nuovo singolo di ERIC MORMILE

Nei suoi precedenti singoli ha affrontato temi delicati come l’emarginazione sociale e la resilienza, ma con “Lla Ffore”, Eric Mormile porta in primo piano una realtà spesso dimenticata ma sempre attuale: l’emigrazione forzata. Il cantautore e polistrumentista napoletano rilegge un tema antico con una sensibilità moderna, fondendo un pop-rock raffinato con sfumature di world music e traendo ispirazione dalle grandi “canzoni dell’migrante” italiane, il tutto sotto l’esperta ed impeccabile produzione di Nino Pomidoro arricchita dalle percussioni di Luca Guida.

Nata a Settembre 2020, durante uno dei soggiorni ad Ischia dell’artista, “Lla Fore” è una canzone che tocca corde intime, raccontando una storia di speranza, disillusione e rinascita attraverso un arrangiamento curato nei minimi su cui si posano la voce e l’interpretazione uniche di Eric, che in questo brano più che mai si impreziosiscono di emozione per giungere dritte al cuore. Una storia di lontananza e di ricerca, che restituisce all’ascoltatore una sensazione di empatia e partecipazione.

Dal punto di vista compositivo, “Lla Ffore” fa riferimento ad icone senza tempo del calibro di Peter Gabriel, Sting, Phil Collins e Patrick Leonard, nomi che Mormile ha sempre considerato suoi punti di riferimento artistici. La scelta di strumenti come lo Stage Piano Yamaha CP-80 e l’uso di sonorità eteree e avvolgenti, guidano l’ascoltatore in un vero e proprio percorso sonoro che si caratterizza per la qualità e l’intensità delle sue vie, arterie in cui scorrono le voci, le speranze, i sogni e i sentimenti di chi è costretto a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore.

Senza mai perdere di vista l’equilibrio tra tradizione e contemporaneità, il brano trova la sua forza combinando elementi classici e nuove influenze che, oltre ad arricchire l’esperienza sonora, esaltano l’impatto emotivo delle liriche e dei suoni, rendendolo unico nel suo genere e istantaneamente riconoscibile.

«Appena ho completato il testo ho capito di avere tra le mani una hit», racconta Eric. E così, con il supporto del collaboratore di lunga data Salvatore Palomba, “Lla Ffore” ha preso vita, trovando la sua forma definitiva grazie al lavoro di Nino Pomidoro, che ha saputo valorizzarne ogni sfumatura melodica.

Eric Mormile si riscopre un moderno menestrello, dando voce alle narrazioni di persone che hanno dovuto fare i conti con il peso dell’emigrazione forzata. Anche se Eric non ha vissuto in prima persona questa esperienza, il suo contesto di vita è fortemente influenzato dai racconti di chi ha dovuto lasciare il proprio paese in cerca di un futuro più roseo.

«Mi piace pensare che con questo brano io abbia dato voce ai pensieri e alle emozioni di chi, come tanti cari a me vicini, ha dovuto affrontare la dolorosa scelta di partire – spiega l’artista –

“Lla Ffore” è quindi a tutti gli effetti una “moderna canzone dell’emigrante”, che si inserisce in quella tradizione di composizioni nate a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, come “Santa Lucia Luntana” e “A Cartulina ‘e Napule”. Un tempo erano i bastimenti a portare via i nostri connazionali, oggi sono cambiate le modalità, ma il sentimento che accompagna l’emigrazione resta un misto di speranza, disillusione e, per molti, una parziale sconfitta.

Ma Eric, con la sua inconfondibile visione artistica, ha voluto ribaltare questo concetto, come lui stesso racconta:

«Nel mio secondo album, che uscirà nei prossimi mesi, ho voluto raccontare la resilienza sotto tutti i suoi aspetti, e in “Lla Ffore” ho cercato di dare un senso nuovo all’idea di partire: non dobbiamo sentirci costretti a restare, né colpevoli per essere andati via. È un atto di coraggio, un’occasione per essere felici e per condurre una vita dignitosa.»

In un’Italia dove la meritocrazia sembra un miraggio e dove il sistema spesso soffoca il talento, “Lla Ffore” diventa una canzone di riscatto, un grido di orgoglio per tutti coloro che hanno deciso di prendersi il loro destino tra le mani e partire, senza sensi di colpa, ma con la consapevolezza che la propria felicità può essere trovata altrove. Il tema dell’emigrazione forzata, che continua a segnare il destino di tanti giovani italiani, non è risolto, anzi. È un problema che potrebbe peggiorare nei prossimi anni, e proprio per questo il messaggio di Eric diventa ancora più rilevante.

Il singolo, accompagnato dal videoclip ufficiale girato a San Prisco (CE) e diretto da Michele De Angelis, riesce a trasmettere tutta l’intensità e la bellezza del testo, con immagini che raccontano la storia di chi parte alla ricerca di una vita migliore. La copertina del pezzo, curata da Diana De Luca, è un ulteriore elemento che contribuisce a rendere “Lla Ffore” un progetto artistico completo, in grado di colpire tanto per la sua qualità musicale quanto per il messaggio che veicola.

“Lla Ffore” è un brano che non si limita a descrivere, ma coinvolge, sfiorando corde intime e personali e offrendo un’importante riflessione su temi sempre attuali come l’emigrazione e il desiderio di riscatto. Eric Mormile dimostra ancora una volta di essere un artista completo, genuino e sincero, un artista che non ha paura di affrontare temi delicati e a tratti scomodi, con una sincerità e una maturità che lo rendono una delle penne e delle voci più interessanti del panorama musicale non solo partenopeo, ma dell’intero Belpaese.

Eric Mormile, all’anagrafe Enrico Mormile, è un cantautore, compositore e polistrumentista nato a Napoli il 3 Aprile 1994. Il suo primo approccio con la musica avviene con lo studio del violino all’età di 6 anni, un percorso formativo di un decennio sotto la guida del Maestro Gennaro Cappabianca, affiancato allo studio della chitarra, del pianoforte e delle tecniche vocali, queste ultime con il Maestro Luigi Giordano Orsini. Tra il 2000 e il 2010, in veste di violinista, si esibisce assiduamente con l’orchestra Collegium Philarmonicum e collabora alla stesura dei libri ‘’Alighiero’’, editi da Curci. Nel 2004, l’artista entra a far parte del Coro Voci Bianche del Teatro San Carlo, partecipando all’opera ‘’La Boheme’’, presentata nello stesso anno all’Arena Flegrea. Tra il 2009 e il 2012, fa parte del Laboratorio Corale S. Pietro a Majella, con cui, tra le altre cose, partecipa al ‘’Premio Massimo Troisi 2009’’ e all’opera prodotta da Napoli Teatro Festival Italia ‘’San Gennaro Superstar’’. Dal 2013 al 2018, ricopre il ruolo di chitarrista nel Coro Giovanile del Teatro San Carlo, con cui calca prestigiosi palchi tra cui quello della sede Rai partenopea, del Teatro San Carlo, del Teatro Palapartenope e di Piazza Plebiscito per il Concerto di Capodanno. Con lo stesso coro, partecipa a diverse produzioni del Teatro San Carlo, tra le quali ‘’I Mille Pagliacci di Eduardo’’ ed il musical ‘’Change’’, di cui è uno degli autori di testi e musiche. Tra il 2013 e il 2016, si esibisce in qualità di pianista alla manifestazione ‘’Piano City’’, presentando brani originali e non. Nel 2015 incide il brano “Iside”, inserito nel disco ‘’ e prodotto della rivista Konsequenz. Nel 2017 suona come chitarrista nell’album ‘’Oggi si Vola’’ dell’orchestra Collegium Philarmonicum, con le musiche di Lello Roccasalva. Nel 2018, con il gruppo N Sound, prende parte al ‘’Festival di Napoli New Generation’’ con il brano ‘’Arricordate ‘e Me’’, di cui è autore, e si classifica terzo. Nel 2019 canta la canzone vincitrice della manifestazione ‘’Premio Falconio’’ ‘’Cantammo’’, con testo a cura di Salvatore Palomba e musica di Ugo Raimondi. Nel 2023 approda sui digital store con “Quanta Luce”, ‘’Nun Pozzo Cchiù Guarì’’, ‘’Anema ‘e Lione’’ e ‘’Angele ‘e Cera’’, quattro singoli anticipatori del disco ‘’Quanta Luce’’, uscito nel settembre dello stesso anno. Nel 2024 ritorna articolando il nuovo percorso discografico con pubblicazione di singoli e anticipazioni del secondo album, seguono così ad aprile ‘’Figlie d’ ‘a Fonte d’ ‘e Suone’’, a maggio ‘’ ’O Quatto ‘e Maggio’’, a giugno ‘’Guerriero’’ e a settembre “Lla Ffore”.  In ambito musicale è apparso spesso in diversi programmi televisivi locali e nazionali. È diplomato al Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella in ‘’Musica Corale e Direzione di Coro’’.

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