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“WIPE OUT” è il primo album di MANCHA, disponibile da venerdì 28 giugno per Trident Music/Fonoprint Records.
Questo album è una metafora della sensazione che si prova di fronte un evento travolgente, come un’onda in mezzo al mare per un surfista, che arriva senza preavviso e spazza via ogni certezza, lasciandoti in balia della corrente e in attesa che la marea ti riporti a galla.
“Wipe out”, letteralmente, vuol dire “spazzare via”. Nel gergo del surf si usa per indicare la caduta improvvisa del surfer dalla sua tavola mentre sta cavalcando un’onda: “Immaginate insieme a me: siete in mezzo all’oceano, iniziate a remare, arriva un’onda, sta andando tutto bene e sei convinto al 100% che quella sia la tua onda… ecco che all’improvviso ti ritrovi dentro una centrifuga mangiato dal mare, e l’unica cosa che puoi fare è aspettare che il mare e l’aria nei tuoi polmoni ti portino a galla per prendere un altro respiro e provare a remare di nuovo. Ecco a voi il ‘wipe out’, qualcosa che sai che può succedere ma che comunque rimane un evento inaspettato e devastante.”
Così come nel surf, anche nella vitasuccedono degli eventi che ci fanno vacillare e l’unica soluzione è quella di aspettare di tornare a galla, accettando ciò che ci succede. Ed è proprio questo quello che rappresenta questo album per Mancha: la scrittura e il lavoro dietro a questi brani l’hanno aiutato ad affrontare un momento delicato, lasciandosi trasportare dalle emozioni e senza cercare di combatterle. 

“Il wipe out è qualcosa che sai che può succedere ma che comunque rimane un evento inaspettato e devastante. Questa è la metafora che descrive il mio primo disco scritto durante il momento più devastante della mia vita, che mi ha travolto senza preavviso anche se sapevo che sarebbe potuto arrivare. È un misto di amore, tristezza e solitudine, rabbia e grinta, scritto abbandonandomi ad un flusso con la speranza che mi riportasse a galla e in parte c’è riuscito” (MANCHA)
La focus track del disco, “Calavera”, è un brano dalle sonorità indie rock che fa riferimento al “dia de los muertos” della cultura messicana. Il “Calavera”, ovvero “teschio” in spagnolo, è rappresentato comunemente come variopinto di fiori e decorazioni colorate, ed è l’immagine che MANCHA dipinge di sé dopo aver perso una persona importante. Più la presenza di qualcuno ha riempito cuore e pensieri, maggiore è il vuoto che lascia con la sua assenza.

MANCHA, pseudonimo di Leonardo Parmeggiani, classe 1999, cresce sui colli della provincia bolognese. Negli anni ha sperimentato una moltitudine di generi musicali fino a che non ha trovato il suo centro sotto le influenze del rock alternativo, indie rock ma soprattutto surf rock. Caratterizzato da ritmi veloci contrapposti a liriche nostalgiche ed emozionali, MANCHA ci porta con sé sulle onde della costa californiana e portoghese. Chitarre che tagliano il mix, voci sporche e batterie asciutte, produzioni semplici e dirette che ti fanno pensare a un roadtrip su un van camperizzato. Il sound delle sue canzoni con strumenti veri e dinamiche esplosive, fa salire la voglia di saltare a un concerto e vivere il momento con spensieratezza, cosa che già si sente nel suo primo EP PAMPARAM. Il 28 giugno del 2024 pubblica il suo primo album, “WIPE OUT”.

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