“Masculine/Feminine”: il doppio album di Ostara’s Bless
E’ in tempi critici che si verificano le più grandi trasformazioni, forgiando nuove identità dal confronto con crisi ed eventi inaspettati. E’ questo il terreno che ha dato vita a Ostara’s Bless. Paolo Messere, conosciuto per il suo lavoro monumentale come Blessed Child Opera, con oltre 10 anni e 10 album all’attivo, si è ritrovato a trascorrere i lunghi mesi di isolamento in lockdown nell’Art Seahorse House, una villa bianca vicino Marsala – spettrale nel suo essere vuota e silenziosa, sottratta al suo compito di casa vacanze – circondata da cactus, buganvilee e tante, tantissime palme, con uno studio di registrazione a completa disposizione all’interno, e il mare a pochi passi. Nel vuoto di contatti umani, la bellezza estrema e stordente della natura Mediterranea è divenuta interlocutrice e fonte di ispirazione per un songwriting ancora oscuro e torturato, ma anche rinnovato nel suo essere fortemente centrato in quel luogo al crocevia fra Europa, Africa e Medio Oriente. I tramonti infuocati sullo Stagnone, il fascino delle saline, i giochi di colore all’orizzonte hanno scavato la consapevolezza e l’incanto del trovarsi nel punto dell’Europa più vicino e affine all’Africa. Masculine/Feminine è il primo di due album doppi, che vedranno la luce nel 2022, e che radunano e organizzano l’impressionante mole di nuove composizioni che Paolo Messere ha iniziato a fissare nel Marzo 2020, dapprima seguendo degli spunti già abbozzati quando viveva a Siracusa, presto seguiti da un fiume in piena di nuove idee e suoni. Il tempo a disposizione non mancava, il mondo esterno era in pausa e avvolto nell’incertezza, e registrare era la via migliore – e unica – per combattere i propri demoni e l’angoscia collettiva.
“Masculine“, il primo album o lato A, esprime semplicemente il lato più maschile del carattere che ha forgiato i brani, in gran parte già composti a Siracusa, sebbene i testi siano stati scritti a Marsala. Come dice lo stesso Paolo: “il mio modo di comporre è cambiato alla luce delle mie ricerche sul suono. E’ un processo che era già iniziato con Love Songs / Complications, l’ultimo lavoro dei Blessed Child Opera, ma che ha raggiunto un più alto grado di maturità alla luce dei nuovi eventi cosmici, portandomi a nuove riflessioni sull’esistenza, e sul significato di essere artista in questa contemporaneità frammentata e disintegrata. Masculine si può definire un lavoro esistenzialista e decisamente pagano, irriverente ma poetico, razionale ma anche emotivamente intenso e doloroso.”
“Feminine“, il secondo album o lato B, è stato invece scritto interamente a Marsala. E’ un inno alla sensualità della natura femminile, e all’essenza medio-orientale della Sicilia, e vede il contributo ai testi e alla voce dell’artista napoletana Rita Saviano. “Le interpretazioni di Rita delle mie composizioni hanno sposato completamente la mia visione dei brani, dando un potere evocativo unico ai mantra strumentali che avevo registrato. Rita ha anche scelto di giocare coi differenti aspetti semantici delle lingue, scrivendo e cantando in latino, francese e inglese. Feminine comprende anche composizioni strumentali, che mi hanno permesso di sperimentare con campionamenti di voci di mantra tradizionali Indiani, che sono diventate l’ossatura stessa dei brani.”
Quando il mondo ha lentamente iniziato a riaprirsi nella Primavera 2021, Paolo Messere si è ritrovato con ben 4 album pronti, ma anche con molti dubbi su se, quando e come pubblicarli. “Niente sarà più come prima” – ci avevano detto – e allo stesso modo la sua musica aveva subito un processo di trasformazione. “L’uovo deve rompersi”. E questo accade quando, in ottobre, l’amico Matteo Anelli, che già aveva collaborato a diverse uscite e tour di Blessed Child Opera, trascorre una settimana a Marsala. Sono giorni di prove intense in cui vedono la luce anche nuovi brani, rendendo chiaro a entrambi che la collaborazione funziona alla perfezione, e che qualcosa di nuovo e diverso è nato – come una fenice – dalle ceneri di Blessed Child Opera. Accomunati dalla passione per i tarocchi, i due scelgono di chiamarsi Ostara’s Bless. Ostara è l’antica dea dei riti primaverili, che simboleggia l’inizio di nuove fasi creative, ed è una figura legata alla Pasqua pagana, in cui l’uovo era il simbolo di una nuova vita che esce dal guscio.
Matteo Anelli ha anche curato la parte grafica del progetto, disegnando il logo e tutti gli artwork per le uscite previste.