“SIDERNO” è il primo singolo di NEBRASKA in uscita per Honiro il 15 febbraio su tutti i digital stores.Prodotto da Marta Venturini, è un esordio dedicato alla città natale del giovanissimo cantautore classe 2000: Siderno, un paese sul mare in provincia di Reggio Calabria.
In questa canzone domina la nostalgia e il ricordo di una terra lontana e di un’infanzia spensierata, raccontata da strofe con arrangiamenti morbidi e calorosi che detonano in un ritornello emozionale e carico di energia.
In “SIDERNO” si trovano tante ispirazioni musicali: dal cantautorato italiano dell’ultima generazione, al britpop anni 2000 di artisti come Damien Rice.
Nel testo è evidente invece scrittura semplice ma di spessore, che dimostrano una maturità di NEBRASKA sorprendente per i suoi soli 21 anni.
Riguardo al brano NEBRASKA ha dichiarato: «Ho scritto Siderno in collina, osservando il mio paese natale dal balcone di casa mia. Era Maggio del 2020 e mi trovavo finalmente a casa dopo che la prima lunga ondata pandemica mi aveva bloccato a Roma, lontano dal mio “nido”.
È stato strano, ho scritto la canzone dal nulla: nemmeno il tempo di pensarla che già era finita, come se l’avessi avuta incubazione per una vita.
Mi piace pensare che questo pezzo non l’abbia scritto io, che qualcuno me l’abbia sussurrato all’orecchio e io l’abbia iniziato a cantare. I “turuturutu” dei ritornelli, ad esempio, li ho presi in prestito dal canto primaverile dei pettirossi di casa mia. Sono contento che il mio percorso artistico parta da questa canzone..»
Nebraska è uno stato degli Stati Uniti e un album di Bruce Springsteen, ma da adesso è anche il nome di un cantautore.
Nella sua musica ci trovi il mare: l’odore salmastro dell’acqua salata, il respiro delle onde che si infrangono sulle spiagge della Calabria.
Nebraska in realtà si chiama Salvatore Spadaro, giovane classe 2000.
Siderno è la sua città originaria ma guardando il proprio padre, uno chef che lavora in Emilia Romagna, ha capito che per realizzare i propri sogni bisogna andare via da lì.Perchè Siderno, come la Calabria d’altronde, è un luogo splendido ma avvelenato, dove l’assenza di lavoro porta le persone ad avere poche scelte: andarsene, essere disoccupati o lavorare in contesti sgradevoli e oscuri.
Salvatore passa la sua infanzia, ascoltando la musica dei grandi cantautori, scappando di nascosto per andare fino a Milano per vedere il concerto dei Blink-182. Intanto scrive la sua musica, che già coglie nel segno e lo porta a studiare al C.E.T. di Mogol, passando così gli ultimi anni del liceo a metà tra la Calabria e l’Umbria.
Dopo diverse esperienze come frontman di band locali, sceglie di intraprendere il suo percorso da solista con il nome di Nebraska.
Per gli studi universitari si trasferisce a Roma affacciandosi sulla scena indie della città. Partecipa al One Shot Game 2019 promosso da Honiro Label vincendolo e firmando proprio per la celebre label capitolina. Eppure se i suoi sogni stanno iniziando a prendere forma, per Nebraska il richiamo ancestrale è fortissimo. Vive costantemente il dissidio interiore tra l’assenza del mare e il ricordo di quest’ultimo suscitato dal Tevere.
Il suo primo disco, prodotto da Marta Venturini, parlerà di questo, della sua terra e dei sacrifici che comporta amarla da esule.