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Un disco dall’innato senso melodico dove la composizione e la musica d’insieme hanno un ruolo fondamentale. Queste le caratteristiche di “Orizzonti“, nuovo lavoro del sassofonista Gianluca Caporale in uscita mercoledì 10 luglio per l’etichetta Emme Record Label che vede la partecipazione Luca Bulgarelli al contrabbasso, Glauco di Sabatino alla batteria, Roberto Tarenzi al pianoforte con la partecipazione speciale di Fabio Zeppetella alla chitarra. Un album che rappresenta un viaggio interiore e dove i brani partono quasi sempre da esperienze di vita vissuta o da immagini che partono dalla realtà. Proprio per questo sono le melodie nitide e dirette, che raccolgono e disegnano storie, ad avere un ruolo fondamentale, senza mai tradire un senso di appartenenza alla tradizione bebop. Il sax di Caporale si alterna, dunque, alla chitarra nei temi principali creando un fraseggio intenso tra brani dinamici legati alla tradizione jazz e altri più lenti e cadenzati dove trapela una velata e dolce malinconia.

“Orizzonti racchiude le mie emozioni, le mie esperienze e le mie riflessioni su vari temi della vita: In questo disco ci sono brani più ritmati alternati a ballate emozionanti che parlano di amore, speranza, dolore e crescita personale! Spero che l’ascolto di questo disco possa portarvi un momento di gioia, conforto o riflessione e un ringraziamento va a tutti quelli che mi hanno supportato in questo percorso e spero che possiate apprezzare la musica che ho creato.” (Gianluca Caporale)

Tra i brani più rappresentativi del disco “Orizzonti”, la title track, ha senza dubbio un ruolo fondamentale perché rappresenta la crescita insita in ognuno di noi e l’orizzonte interiore che ci porta a crescere e ad avere una prospettiva visiva sempre diversa. “Arcobaleno” è invece una ballad dal sapore un po’ malinconico e riflessivo, scritta in un momento di quiete durante il periodo della pandemia. “New York City” è la composizione più vicina allo stile bebop che prende spunto da un viaggio avvenuto diversi anni fa e che racchiude in sé il fascino della Grande Mela. “Blues for Joshua” è un blues dedicato al grande Joshua Redman, sassofonista che ha lasciato una traccia importante, mentre Dreaming che vede la partecipazione di Alessandro di Bonaventura alla tromba e Sabatino di Donatantonio al trombone è la track che lascia più spazio al fraseggio tra i fiati premiando l’aspetto compositivo. Il dialogo fatto di botta e risposta tra la chitarra e il sax è invece il protagonista di “Songs for my sons“, brano che Caporale dedica ai figli e che descrive in maniera giocosa i piccoli litigi dei due bambini. Ciò che conta in ogni composizione è l’attenzione ai particolari e alla melodia, vero comun denominatore di questo progetto.

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