PRAINO arriva venerdì 3 novembre con “MOSTRI, CIVETTE”, il suo EP d’esordio.

Un EP messo alla luce mentre il mondo esterno – e con esso miliardi di sottili sfoglie della psiche umana – cambia di colpo, nato dalla necessità di riemergere dal guscio emotivo che da sempre incorpora Praino.

“Mostri, civette” è un percorso sonoro e narrativo tortuoso ma, allo stesso tempo, comodo e riconoscibile, aspro e dolce come caramelle, fatto di silenzi lunghissimi in solitaria e di un gran casino in giro. Suoni ruvidi e spigolosi, non usuali ma ricercati, che non si perdono in troppe gentilezze.

A proposito dell’EP, Praino racconta: “Ogni disco nasce in primis nella mente, da lì passa all’esecuzione pratica, ma prima di arrivarci supera mille filtri e insicurezze, ecco, questo disco nasce da quelle insicurezze, ne trae forza. È stato pensato e suonato in solitaria in una cantina allestita, il tutto è partito dai suoni con i quali sono cresciuto, da batterista e ascoltatore, il grunge, il filone alternativo italiano tutto, e anche la voglia di suonare come le prime volte da ragazzo. Dunque questo percorso sonoro, visivo e narrativo che è stato fino ad ora mio, sta per essere di tutti, ne sono felice.”

Francesco Praino è un cantautore di origini calabresi e attualmente radicato a Bologna. Da bambino inizia a suonare la batteria e a scrivere canzoni. Successivamente si trasferisce a Bologna per studiare Storia e, parallelamente, iniziare il suo percorso musicale. Polistrumentista è un artista appassionato che scrive e suona per esigenza, incide e registra in cantina, senza mai trascurare l’uso di una scrittura fine e diretta. Nei suoi brani nessun suono viene mai lasciato al caso.

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