Nel giorno di San Valentino arriva sulla Terra l’alieno musicista Red Sky che, dopo un viaggio indietro nel tempo di mille anni dalla Neo Tokyo del futuro, porta in dono il nuovo disco “Eros/Thanatos”.

In un giorno difficile per molti abitanti del nostro pianeta, in cui molti cuori cercano di ripararsi dalle crepe dell’amore, Red Sky condivide la cura adottata nel suo mondo.

“Sul vostro pianeta, in Giappone, esiste un’antica arte chiamata Kintsugi che consiste nel riparare gli oggetti di ceramica usando polvere d’oro, in modo da evidenziare le crepe rendendole un punto di forza e perfezione. Sul mio pianeta consideriamo la musica come il Kintsugi: qualcosa in grado di riparare le crepe dei cuori, rendendoli più preziosi” dichiara Red Sky.

Arriva così alle anime terrestri più fragili e sensibili “Eros/Thanatos”, un disco future music composto da 5 brani ibridi con influenze che vanno dal rap al metal e caratterizzato da un sound futuristico con cui Red Sky trascende i generi musicali convenzionali unendo il meglio di ognuno di essi.

“Eros/Thanatos” è dunque disponibile dal 14 febbraio su tutte le piattaforme di streaming e download online del pianeta Terra.

“Il cielo è rosso, perché anche il cielo sanguina per tenere accesa la sua stella, e il suo sacrificio è poesia e bellezza per tutti.”

Red Sky è un musicista Alieno che viene dal futuro con una missione ben precisa: trovare gli ultimi “alieni” – persone fragili, sensibili e rare, che la società tenta di sopprimere ogni giorno e che combattono per tenere accesa la propria stella – rimasti e portarli a Neo Tokyo, prima che la nostra società li trovi e li spenga.

Seguendo la stessa filosofia di Bruce Lee quando diceva “nessuna via come via, nessun limite come limite”, Red Sky trascende i generi musicali prendendo il meglio da ogni corrente, guidato dal suo inno “la musica è una”.

Nelle sue canzoni, che definisce “Future Music”, troviamo infatti chitarre post rock, rap conscious, dance anni 90, cantato Giapponese, growl, reggae, black metal e tanto altro, ispirandosi ad artisti poliedrici come Franco Battiato, Caparezza e Dargen d’Amico.
L’unica costante è l’autentica e libera espressione di sé stessi. Questo è il compito di tutti gli “alieni”: se permetteranno alla società di spegnerli e di togliere loro i sogni diventeranno come tutti gli altri e il mondo sarà un posto ancora più buio.

Per questo Red Sky ricorda loro ogni giorno: “Non far spegnere la stella”.
“Faccio musica per aiutare le persone più sensibili di questa società a tenere accesa la loro stella, cioè la loro sensibilità, che è sia una maledizione, in quanto condanna a soffrire di più, ma anche un dono, perché quella sofferenza può essere usata per creare arte. Credo che la musica serva a riparare le crepe dell’anima, e quindi cerco di aiutare queste persone a sopravvivere su questo pianeta.”

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