A distanza di pochi giorni da “FELICITÀ ARTIFICIALE”, esce “TUTTO APPOSTO” altro singolo del giovane cantautore SANTACHIARA.
I due brani fanno parte di un unico viaggio, sono complici l’un l’altro nel racconto, un’esperienza circolare che va in loop: “FELICITÀ ARTIFICIALE”, racconta il dialogo interiore che porta il cantautore a ritrovare una serenità forzata e – appunto – artificiale con cui, difronte agli ostacoli e ai dubbi della vita, darsi coraggio e nuovo slancio. Mentre “TUTTO APPOSTO”, fuori oggi, rappresenta la ricaduta dalla consapevolezza appena conquistata verso l’incertezza e i dubbi della vita, dove Santachiara si sente impotente difronte al corso degli eventi.
“TUTTO APPOSTO non è la vocina interiore ma il grido disperato, una frase detta ad alta voce in mezzo a gente che neanche ci ascolta. Dopo tutte le riflessioni dello stare da soli, la notte, il parlare a se stessi sinceramente c’è il momento della consapevolezza, della realtà; consapevolezza che, tuttavia, dura poco e in breve tempo crolla, con il crescendo dei dubbi e dell’incertezza che la vita comporta. La canzone è una reazione alle conseguenze della vita e alla percezione dell’impotenza in cui certe situazioni ci fanno sentire. Le strofe, molto intime, raccontano la nostalgia e il crollo delle certezze, l’inciso è la risposta che diamo agli altri e a noi stessi quando stiamo per esplodere e abbiamo bisogno di urlare: <<Sono a pezzi, dai però tutto apposto>> lo diciamo sia a noi che agli altri, quasi come se dirlo lo rendesse reale ma sappiamo di essere a pezzi”.
Dopo gli ottimi feedback ottenuti dall’EP di debutto “sette pezzi” SANTACHIARA, il giovane cantautore classe 1998, torna con questi due singoli molto riflessivi in un periodo storico dove le fragilità e le inquietudini dei giovanissimi e non solo, vengono ancora più a galla.
Luigi Picone, in arte SANTACHIARA, nasce ad Alberobello nel 1998 e passa la sua infanzia in giro per l’Italia viaggiando con i suoi genitori, artisti di strada, e crescendo in un ambiente pieno di stimoli culturali. Trascorre la sua adolescenza a Spoleto, per poi trasferirsi a Napoli nel quartiere Santa Chiara, cuore del centro storico della città. Si appassiona al rap sin da ragazzino, ma gli sta stretto e inizia a prendere ispirazione dalla musica più disparata: dal cantautorato italiano al rock, passando per la techno, la classica e l’urban. Studia pianoforte e chitarra e inizia a mescolare su Garage Band i Radiohead con Mozart e i Nirvana, pescando da tutto quello che ascolta, ed è un gioco che fa insieme al compagno di studi Andrea. Non hanno uno studio di registrazione vero e proprio e così smontano il salotto di casa, costruendo mini-opere di ingegneria casalinga in cui sedie e tavoli reggono microfoni, mixer e pc. Sceglie di chiamarsi Santachiara “perché ho scritto e registrato le mie prime canzoni in quel piccolo appartamento in via Santachiara 1, nell’omonimo quartiere di Napoli”. Debutta discograficamente nel giugno del 2020, tirando fuori 3 singoli in un mese, “quindi”, “io e me” e “alba”, che hanno un ottimo riscontro di pubblico e critica. Nei tre brani viene fuori la sua attitudine a non usare i generi musicale come tratto distintivo, ma piuttosto come tappeti per le parole, le melodie e la timbrica della sua voce. Nel 2021 la sua crescita artistica prosegue con la pubblicazione dei due singoli “credimi” e “passi falsi” e con la sua prima data live al MI MANCHI, ANCORA.