“Songs For Eternal Lovers” è il nuovo album dei Tin Woodman in uscita il 21 gennaio 2022 per l’etichetta Retro Vox Records, in vinile e su tutte le piattaforme digitali, anticipato dai singoli “Tropicalia Woodie Resort”, “Lovers”, “Roverbot”, “Starship” e “Gamma Ray Chewingum” feat. DELLERA.
Le “canzoni per eterni amanti” contenute nel secondo album del progetto bresciano, formato da Simone Ferrari, Davide Chiari e ovviamente Tin Woodman, il robot arrivato dalla città top secret di Wautah per diventare una rockstar, sono dodici cartucce indie pop-rock per un viaggio che esplode altrettanti colpi al cuore.
Eclettico negli spunti sonori, che guardano sia a capisaldi stilistici del passato sia a contaminazioni al cento per cento attuali, in un ritorno al futuro dai Beatles ai Run The Jewels, e tenace nel dare vita a melodie super appiccicose, “Songs For Eternal Lovers” nasconde un grande lavoro di songwriting, di arrangiamento e infine di “sintesi”. È infatti grazie a un lungo work in progress che l’album, a dispetto della sua compattezza, si è trasformato in una fucina di singoli come oggigiorno non se ne trovano più, una sorta di luna park retrofuturista all’interno del quale i Tin Woodman abbandonano in parte il loro lato vaporwave per incrementare la componente glam e raggiungere esiti inediti. Secondo i diretti interessati, “Mai come in questo caso l’empatia tra armonie e testi ha avuto modo di fuoriuscire dalle nostre canzoni. Abbiamo messo assieme numerose influenze ma abbiamo soprattuto sperimentato input personali, riconducibili soltanto a noi”.
Sul piano concettuale tutto ruota attorno all’amore e alle sue coinvolgenti sfumature di senso, ai suoi peccati, tormenti e meraviglie. “Songs For Eternal Lovers” non è però un concept album nell’accezione più comune del termine. “Ci sono canzoni che parlano del pianeta Terra visto da un robot attraverso gli avvenimenti importanti dell’ultimo secolo, giochi di parole che utilizzano il legame con la pop culture anni 90, episodi che raccontano l’amore – quello forte e pieno di farfalle dei primi appuntamenti e quello che lotta contro le discriminazioni – fra baci e morsi di passione in un’odissea relazionale. Questo album è un’unica opera di dodici brani, un autentico vortice emotivo che non poteva essere frazionato”.
Nel più recente singolo “Gamma Ray Chewingum” troviamo i cori e il basso di DELLERA, uno degli esponenti di un parco ospiti che all’interno dell’album contempla anche Chiara Amalia Bernardini, Wawa Sané, una sezione di ottoni e ben tre batteristi: Emanuele Tosoni, Michele Marelli e Matteo Arici.
Il primo singolo tratto dall’album, “Tropicalia Woodie Resort”, è una party-song in celebrazione dei diritti LGBTQIA+, nonché dell’amore inteso come assoluta autonomia di scelta, e parla di un villaggio vacanze magico, dalle iridescenze tropicali, tra tuffi in piscina e piogge di diamanti. Il secondo singolo “Lovers” è invece un inno psych-rap con affondi garage-blues all’amore e alla condivisione artistica. L’attrazione verso l’arte, per i Tin Woodman, è meravigliosamente fatale, ancor meglio se condivisa con spiriti affini. Ecco perché per il video di Lovers, girato da Marco Jeannin presso il Moonwalk Studio di Brescia, la band ha chiamato a raccolta numerosi ospiti, per un totale di ben quaranta artisti. Il terzo singolo “Roverbot” è un’agrodolce ballad r&b dedicata al tema della solitudine, che prende ispirazione dal trip-hop di Bristol degli anni 90 e da un elegante romanticismo britpop. Il quarto singolo “Starship” è un trip caleidoscopico per anime indomite, quelle che più riescono a vedere lontano, persino tra le stelle; la serenità tipica delle rock band inglesi attive nei primi anni 70 subisce una metamorfosi proiettandosi in un’ambientazione interplanetaria. Il video di “Starship” è diretto sempre da Jeannin, “un grande salto all’interno dell’astronave Tin Woodman”.
Non vanno comunque dimenticati, tra gli altri episodi in scaletta, il dream hip hop di “1989”, il tripudio sintetico di “Supercar”, l’uptempo scintillante di “U Know U Want It” oppure il lirismo da fiaba per gli emarginati della già citata “Deezworld”. “Songs For Eternal Lovers” fa seguito all’EP d’esordio “Metal Sexual Toy Boy” del 2017 e al primo album “Azkadellia” del 2018, entrambi pubblicati da Bello Records. Simon Diamond e Dave The Wave sono sempre stati impegnati in lunghi tour, nei locali più importanti della penisola, anche in apertura a colleghi come Public Service Broadcasting e The Last Internationale, e hanno preparato un completo rinnovo dell’intero live set in cui Tin Woodman, unico robot musicista al mondo, amplierà le sue possibilità con un upgrade di luci e movimenti.
“Songs For Eternal Lovers” è stato inciso tra l’estate e l’autunno del 2020 presso La Buca Recording Club di Montichiari (BS), una garanzia per il miglior sound analogico in circolazione. L’album è stato registrato e mixato da Simone Piccinelli con il supporto tecnico di Gabriele Ponticiello. La produzione è di Davide Chiari, mentre il mastering è stato curato da Daniele Salodini presso il Woodpecker Mastering di Brescia. L’artwork, infine, è di Nicola Mora.
La società evolve, o almeno così dovrebbe. Tin Woodman, di sicuro, evolve. Realizzato nel momento più buio della pandemia, “Songs For Eternal Lovers” è una lettera d’amore che sprigiona luce e glitter sotto forma di canzoni. “Gli eterni amanti sono i destinatari a cui dedichiamo i nostri brani”.