Dopo il singolo “Io, te, le stelle”, nella playlist sanguegiovane di Spotify da 12 settimane, Geremia annuncia l’uscita di “Stare ad aspettarti“, un nuovo capitolo del suo graffiante universo alternative rock dall’anima punk, una ballad che parla d’amore e di vuoto. Geremia canta l’affanno e il disagio di chi vive in cerca di approvazione e amore, restando però intrappolato in un ciclo di attese interminabili, disorientato dal senso di vuoto. “Stare ad aspettarti” è il racconto di un amore non corrisposto, un viaggio in macchina in piena notte che porta solo a una destinazione fatta di solitudine e delusione.
 Molto più di un omaggio, la citazione di Alex Britti “settemila caffè” trasforma in una immagine lo sforzo disumano di chi prova restare sveglio nella notte buia che accompagna i momenti di disperazione, per dare il massimo in ogni situazione, anche quando vorrebbe essere altrove. Geremia parla di Stare ad aspettarti: Stare ad aspettarti è alienazione ed inadeguatezza, un nodo alla gola, la sofferenza che diventa disperazione quando capisci di essere incapace di amare te stesso e finisci per innamorarti di chi ti fa sentire sbagliato.

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