“Stay Electric” è l’album d’esordio dei Fullertones
Quartetto che nasce in terra Toscana nel 2017, i Fullertones sono una band dall’anima prettamente elettrica che fluttua tra sonorità vintage e moderne con consapevolezza e una buona dose di originalità. Approdati nel 2018 sul palco del Torrita Blues Festival in apertura ai The Animals nella veste di una ricercata cover band in stile Austin Sound si sono presto ritrovati a portare avanti una ricerca personale che li ha condotti alla realizzazione del loro primo album di brani originali dal titolo “Stay Electric”.
Il risultato di questo lungo anno di lavoro è un album che rispecchia i gusti e lo stile della band, trasudando passione per il blues e travolgendo con nuove sonorità.
Nove brani che raccontano storie e trasmettono vibrazioni tanto diverse quanto complementari. Quaranta minuti che mettono in risalto il calore e la grinta della voce di Francesco Bellia che condivide accompagnamento ed improvvisazione con il suono e lo stile dell’altra chitarra affidata alle mani di Lou Leonardi vecchia conoscenza nel circuito blues nazionale ed internazionale. Leonardi, nei quindici anni di vita della sua band Lou & The Blues, ha suonato infatti in alcuni dei più prestigiosi festival blues Italiani come Torrita Blues, Trasimeno Blues, Baiamia Blues Festival, Rocce Rosse Blues, Vicenza Blues ed altri in apertura a Popa Chubby, Phil Guy, Junior Watson, Sugar Ray Norcia, Daniel Castro, Ford Blues Band e molti altri musicisti internazionali accompagnando, sia in Italia che in America durante molteplici tour in California, come backing band Andy Just, Shana Morrison, Tia Carroll e Volker Strifler. La sezione ritmica sulla quale si adagia con naturalezza il sound della band è affidata all’energia e al gusto di Matteo D’Alessandro alla batteria e Lorenzo Alderighi al basso, quest’ultimo parte per alcuni anni della storica rock band italiana Diaframma e turnista con Lee Konitz, Tiziana Ghiglioni, Stefano “Cocco” Cantini e molti altri.
Dall’unione di questi quattro musicisti e dalle loro diverse origini musicali ha preso forma un album da ascoltare tutto d’un fiato che vi farà immergere nella nuova realtà dei Fullertones.