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Sull’onda del successo del singolo “BELLA” esce venerdì 13 novembre “BELLA (FEAT. NASHLEY) [REMIX]”, la collaborazione tra Tancredi e il rapper vicentino Nashley. Prodotto da Federico Nardelli e Giordano Colombo, il brano è disponibile in streaming e digitale

L’idea di questa nuova versione del brano nasce spontaneamente dall’incontro artistico tra i due, che affrontano la tematica del colpo di fulmine che ti prende interamente e non lascia spazio al resto. A proposito della collaborazione con Nashley, Tancredi commenta: “Quando ho sentito la sua strofa mi sono venuti i brividi, la scelta di flow e delle parole è impeccabile ed è riuscito ad adattarsi benissimo al mood di ‘Bella’ esaltando ancora di più le vibes della canzone.”

L’uscita di “BELLA (FEAT. NASHLEY) [REMIX]” è accompagnata da un video dove si alternano un vero e proprio videoclip a spezzoni in puro stile backstage. “Il video è molto divertente – commenta infatti l’artista – io prendo le parti di un fotografo spavaldo, mentre Nashely dell’assistente un po’ impacciato che allestisce lo studio per fare uno shooting fotografico ad Ambra Cotti. Andando avanti col video c’è un episodio che ribalta la situazione e stravolge completamente l’idea iniziale di fare un normale shooting fotografico”

Il remix segue l’uscita del brano originale, il cui video racconta di come un colpo di fulmine può stravolgere la nostra vita. È possibile innamorarsi con uno sguardo? Diretto da Dalilù e girato per le strade di Milano, è il prequel del video di “Alba” di tutte le emozioni che Tancredi prova per la “ragazza della metro” del video precedente. La pensa, la osserva, la ammira e titubante decide di far il primo passo, ma in un sabato sera in discoteca il destino decide di dividere i due ragazzi.

“BELLA” arriva infatti dopo “ALBA”, brano con cui Tancredi ha avviato la sua collaborazione con Pulp Music, nuova etichetta discografica indipendente con sede a Milano.

Tancredi, classe 2001, nasce e cresce a Milano, in quella “Porta Romana bella”. Non si è mai estranei ai propri luoghi e porta nei suoi testi proprio la tensione di quell’aroma romantico e calmo che sa di albe e di attese e il non andarsi mai bene in un continuo muoversi tra la meraviglia e lo sconosciuto. E’ durante il liceo classico che Tancredi inizia a rifugiarsi nelle parole. Inizia ad immaginare storie silenziose che parlano di respiri, futuro, città, famiglia e fughe. Quando queste storie trovano la musica ecco che arrivano le battle, i primi riconoscimenti, i contest e l’ingresso nell’ambiente hip hop milanese. Scrive da solo Tancredi, ascolta artisti dell’underground d’oltreoceano e li rielabora con la raffinatezza di un diciannovenne che ha qualcosa da dire senza urlare. Ascoltare Tancredi ti porta proprio a sentire quella continua tensione tra il centro e la periferia di qualunque città del mondo. 

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