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“The Endless Now, We’Re Living In”: il nuovo album di ANNABIT

The Endless Now, We’Re Living In” è il nuovo album di ANNABIT: passato e futuro non esistono se non nel nostro pensiero, dunque solo il presente è tangibile nel suo concludersi e rigenerarsi ad ogni battito di ciglia? Frame digitali e reali si incontrano in un ibrido elettronico, un contenitore di forme, vuoti, segni, sillabe e consonanze. Dal dream pop alla techno, dal future pop all’ambient. Frammenti taglienti a comporre un possibile presente, quell’adesso senza fine nel quale viviamo.

DREAMERS” è il singolo che anticipa l’album ed è dedicato a quella mano invisibile che sa venirci a prendere nel fondo degli abissi per salvarci: la musica. Nel video una ragazza danza, da sola, è una sognatrice ad occhi aperti che trova rifugio nella propria bolla d’aria. Niente è più importante della rincorsa dei propri sogni, niente è più pericoloso di un sogno che non si avvera. Vale sempre la pena guardarsi dentro e provare a rincorrere quella voce che ci sveglia la notte.
ANNABIT, cantautrice di Padova, ha all’attivo un primo album completamente autoprodotto uscito nel 2018, Né Con Speranza, Né Con Timore.
The Endless Now, We’Re Living In esce venerdì 21 ottobre 2022 per Dischi Soviet Studio.
ANNA è un nome palindromo che si può leggere in due direzioni opposte, è un nome che si specchia su se stesso e che si può leggere dalla sua fine.
Il BIT informatico è la decisione tra due soluzioni egualmente possibili, lo 0 o l’1, il nulla o l’unità, il vuoto o la materia, il rumore o il silenzio. Il bit è quel concetto astratto, fragile e impalpabile che è alla base del mondo così come lo conosciamo oggi: conti in banca, dati sensibili, privacy, immagini, messaggi d’amore, musica… tutto è costrutto astratto, tanto quanto la realtà di cui ci pensiamo parte?
Potremo definirci esseri umani in società iper-tecnologiche? L’amore conosciuto finora sarà uguale quando diverrà totalmente cibernetico? Stiamo surfando o stiamo annegando nella cosiddetta società liquida? L’intelligenza artificiale ci supererà anche nella ricerca della felicità?

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