Riparte – finalmente – anche dal vivo, dal 27 al 30 luglio, il Premio Nazionale Città di Loano, il principale riconoscimento in Italia per la musica folk. Nel lungo isolamento dell’anno scorso il Premio non ha interrotto la sua attività di osservatorio permanente sulle musiche di tradizione, e ricomincia nel segno di uno «sguardo a Sud», in un percorso ideale che unisce la Liguria con il Mezzogiorno, il trallalero genovese con la pizzica salentina e la tammurriata.

«L’ambizione del Premio Loano è quella di farsi luogo di incontro, di dialogo» dicono gli organizzatori. «L’anno scorso non ci è stato possibile incontrarci, ballare e ascoltare insieme la musica che amiamo. Per questo la nuova edizione è particolarmente attesa, e sarà liberatorio poter finalmente tornare in piazza».

«Il fil rouge di quest’anno, Sguardo a Sud», spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis «parte dalla constatazione che il territorio che ci ospita, la Liguria, è da sempre culturalmente e geograficamente protesa verso meridione, verso il Mediterraneo. Non può esistere una identità ligure, una musica ligure, se non nel rapporto che Genova e la regione hanno sempre intrattenuto con gli altri porti del Mare Nostrum. I concerti di questa edizione sono tutti legati da queste rotte nord-sud».

In cartellone spicca il nuovissimo progetto A Sud di Bella Ciao vero spettacolo all-star del folk italiano, con Riccardo Tesi, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Gigi Biolcati, Claudio Carboni, Maurizio Geri e – ospite speciale – Mario Incudine.

Spazio anche a una rara esibizione dei Fratelli Mancuso. Il loro nuovo disco Manzamà – registrato con la collaborazione di Franco Battiato – è stato unanimemente acclamato dalla critica tra i migliori lavori del 2020 e si è aggiudicato il Premio Loano per il miglior album, scelto dalla giuria di oltre 60 giornalisti specializzati e studiosi. Ci sarà occasione di premiare e presentare anche l’album vincitore dell’edizione dell’anno scorso, Donna, voja e fronna… di UmbriaEnsemble con Lucilla Galeazzi, da un progetto di Piero G. Arcangeli.

Ritorna anche il Premio alla Carriera che quest’anno va a Fausta Vetere, anima e cuore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, forse la cantante più influente della musica popolare italiana, che ha saputo innovare l’esperienza della NCCP traghettandola nel Mediterraneo della world music.

La Liguria sarà rappresentata da Laura Parodi, a cui verrà assegnato il Premio alla Realtà Culturale per il suo lavoro di salvaguardia e divulgazione del trallalero, forma di canto polifonico tipico di Genova – unica donna in una tradizione completamente maschile. Parodi si esibirà con il Gruppo Spontaneo Trallalero e con il Laura Parodi Trio. Saranno inoltre di scena i Cabit, che presenteranno il loro progetto Serenin, dedicato alla ricerca delle reciproche influenze tra Genova e la musica del Mar Nero e dell’Anatolia.

Negli ultimi anni il Premio Loano ha puntato molto sui giovani istituendo un premio apposito. Ci saranno dunque i vincitori del 2019 e del 2020, ovvero il cantautore abruzzese Setak e Linguamadre, con Elsa Martin, Duo Bottasso e Davide Ambrogio, progetto tutto dedicato al Canzoniere Italiano di Pier Paolo Pasolini che proprio a Loano aveva debuttato due anni fa in collaborazione con Premio Parodi e Mare e Miniere.

La chiusura dell’edizione 2021, infine, è affidata all’energia della giovanissima big band Musica Spiccia, già vincitrice del Premio Alberto Cesa – Folkest, che racconta di un modo nuovo e fresco di intendere la musica folk (30 luglio).

Si conferma anche un ricco programma pomeridiano di incontri, con Cabit, Lucilla Galeazzi e Piero Arcangeli, Laura Parodi ed Edmondo Romano.

Il Premio Loano è organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari, il patrocinio della Regione Liguria e dell’ANCI. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis. I media partner del festival sono Blogfoolk, Giornale della musica, Radio Popolare.

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