Barre graffianti, rime taglienti e scratch dal forte richiamo Old School, uniti ad un’attitudine fresca e contemporanea, sono gli elementi principali di “Fai il bravo”, il singolo d’esordio del poliedrico e brillante rapper meneghino Tramo, in featuring con Pepito Rella.

Prodotto dal destro ed esperto tocco di MasterMaind, tra i compositori e producer più apprezzati del panorama Hip Hop ed Elettronico italiano, “Fai il bravo” suona come un monito dal nostalgico sapore back in the days, in grado di miscelare sonorità dei primi 2000 ad atmosfere tipiche della scena odierna, coinvolgendo così gli appassionati di ogni fascia d’età.

Impreziosito dalla partecipazione di Pepito Rella, il brano evidenzia la grinta, la tecnica e l’abilità nel rap-game del giovane Tramo che, cresciuto nei sobborghi della città Ambrosiana, tra rime, beat ed i primi testi inediti scritti a soli 10 anni, si presenta al pubblico senza filtri e con un’identità e un’impronta stilistica volutamente non delineate e proprio per questo ben definite, lontane dall’autocelebrazione e affini solo alle emozioni, autentiche e pure, che scaturiscono nello stesso artista durante la fase creativa o poco prima di varcare la soglia dello studio di registrazione.

Sperimentare per stupire, prima di tutto se stesso, dissociandosi da etichette e categorizzazioni, per lasciar parlare unicamente la musica, combinando elementi del passato ad ingredienti attuali e freschi, dando vita a release innovative, originali e fuori dall’ordinario, che non siano equiparabili a prodotti già presenti sul mercato, ma si contraddistinguano, differenziandosi a loro volta le une dalle altre, rimanendo sempre fedeli all’universo interiore del loro autore.

Grazie a questa armoniosa e riuscita convergenza tra ieri e oggi, ad un’abilità narrativa chiara e d’impatto e ad una trasversalità degna di nota che gli consente di spaziare con facilità e classe tra generi e mood differenti, Tramo dimostra di avere tutte le carte in regola per scrivere, con il tratto dell’emozione e della verità, la sua storia, in maniera semplice, nitida e diretta, conquistando gli ascoltatori e centrando il suo obiettivo, quello di trasporre in musica ogni sfumatura del camaleontico arcobaleno del sentire umano.

Tramo, pseudonimo di Andrea Tramontana, è un artista italiano classe 1996, nato e cresciuto nella periferia est di Milano. Si avvicina alla musica da giovanissimo, come riparo e scudo da solitudine e sofferenza, un luogo intangibile, eppur così autentico e reale, in cui rifugiarsi per proteggersi dalla pioggia che bagna ed inonda un’anima tormentata dalle avversità e dalle vicissitudini con cui è costretto a misurarsi fin da ragazzino. Nel 2006, a soli 10 anni, inizia a scrivere i suoi primi brani inediti in uno scantinato, al fianco di alcuni compagni di viaggio, cominciando a strutturare, step by step, il suo percorso artistico e la sua impronta stilistica; un’identità volutamente non delineata e proprio per questo ben definita, lontana da etichette, categorizzazioni ed autocelebrazioni fini a se stesse, in grado di lasciar parlare unicamente la musica e di abbracciare le emozioni, autentiche e pure, che scaturiscono nello stesso Tramo durante la fase creativa, o poco prima di varcare la soglia dello studio di registrazione. L’energia e la grinta che lo contraddistinguono, unite ad una trasversalità degna di nota, lo portano a realizzare testi intrisi di barre incisive e taglienti, che vestiti di abiti sonori accattivanti e sperimentali, rendono le sue release originali e fuori dall’ordinario, dissimili a prodotti già presenti sul mercato; brani che non seguono le tendenze ma le creano, in grado di differenziarsi da tutto e diversificarsi a loro volta gli uni dagli altri, rimanendo sempre fedeli all’universo interiore del loro autore. Poliedrico, camaleontico e dotato di una tecnica impeccabile, Tramo sperimenta per sorprendere, prima di tutto se stesso, evidenziando una rara abilità nel rap-game ed una capacità autorale intensa e introspettiva. Un punchliner che segue la direzione dell’emozione e dell’istinto e che arriva al pubblico immediato e senza maschere, con l’onestà di chi fa musica per esigenza, l’esigenza di scavare a fondo nella propria anima, sfiorando e raccontando tutte le sfumature del sentire umano.

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