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Esce il 9 giugno per Factory Flaws “Walls Have Told Me” – il DEBUT EP di Kuni, progetto dell’artista romana Eleonora Danese che dopo l’uscita di tre singoli mostra le sue sfumature in cinque brani che racchiudono l’inizio del suo percorso artistico.

Un EP dolce con un animo rock mitigato da una voce delicata che vuole raccontare la personale storia dell’artista, le sue esperienze e le emozioni vissute negli anni; tutto ciò su cui spesso si è trovata a riflettere tra i muri della sua stanza.

Parlando di “Walls Have Told Me”, Kuni ha dichiarato: “Per me è un inizio, come l’introduzione di un libro o lo zaino che si prepara prima di un viaggio. Non so cosa succederà dopo, ma sono felice di essere qui, oggi, con queste canzoni da condividere e da usare come strumenti per affrontare il prossimo capitolo.”

Si parte con “Nothing“, una sorta di mantra che introduce l’ascoltatore al progetto e con il quale l’artista vuole ricordare a se stessa che ci sono cose che non è costretta a fare. C’è poi “Sleep Baby“, il primo singolo rilasciato da Kuni: una ninna nanna nostalgica dalle sonorità indie-pop dreamy piena di voci incontaminate e melodie eleganti e senza tempo. Segue “A Feeling“, pezzo che esalta le influenze musicali dalle sfumature punk-rock di Kuni, addolcite dalla sua voce raffinata e fresca che si muove su un riff di chitarra difficile da dimenticare. Si continua con “Piece Of Land” un promemoria affettuoso del fatto che, da qualche parte, c’è sempre qualcuno che lavora duramente per farci sentire nel posto giusto, anche se fosse al di fuori della nostra zona di comfort. Forse siamo proprio noi stessi. “Walls Have Told Me” si chiude con “Home To Me“, canzone che parla dei sentimenti di solitudine e frustrazione che derivano dalla difficoltà di mantenere vivi rapporti che, per quanto ci si sforzi, sono spesso destinati a chiudersi.

Kuni è Eleonora Danese e il suo nome d’arte è l’abbreviazione di Kunimitsu, uno dei personaggi principali del famosissimo videogioco Tekken. Fin da piccola Eleonora è stata ossessionata dalla cultura giapponese, tanto da conseguire in seguito una laurea in Lingue e Civiltà Orientali, specializzandosi in Coreano e Giapponese, e aver vissuto per un breve periodo a Tokyo nel 2013.

Ha capito che la musica era ciò che voleva fare nella vita quando ha visto per la prima volta il film “School of Rock”: all’età di dieci anni, aveva già le idee chiare.

Kuni aveva una band punk-rock al liceo e in quegli anni ha studiato un po’ di chitarra e basso. Non essendo mai stata una studentessa modello con quegli strumenti, però, li ha abbandonati presto, preferendo prendere lezioni di canto e pianoforte per accompagnamento.

Sebbene abbia sempre scritto poesie, storie fantastiche, diari e altri tipi di testi, ha avuto non poche difficoltà ad avvicinarsi alla forma della canzone. Sentiva spesso di non essere degna di scrivere musica e passava più tempo a dubitare delle sue capacità che a cercare di usarle. Ma tutte le cose che ribollivano dentro di lei finalmente sono riuscite a venir fuori.

Dopo aver ascoltato per quasi vent’anni tutta la musica che ha potuto, Kuni ha scritto le sue prime canzoni nel 2019 e le sono sembrate da subito una buona combinazione delle sue influenze artistiche: testi malinconici, melodie dolci e aspirazioni punk-rock. Per i suoi primi lavori ha collaborato con Golden Years, noto produttore italiano che l’ha aiutata a trovare la forma finale delle sue canzoni. Il primo frutto di questa collaborazione è Sleep Baby, il biglietto da visita scelto da Kuni per presentarsi al pubblico seguito da A Feeling e Home To Me. I brani hanno ricevuto un ottimo riscontro e il supporto di piattaforme digitali quali Amazon Music e Spotify con l’inserimento in playlist editoriali come New Music Friday e Borderless, finendo anche sulla copertina di Fresh Finds Italia. Il 9 Giugno rilascia il suo debut EP Walls Have Told Me con la label Factory Flaws.

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